In Italia risparmio energetico pari a 2 miliardi di metri cubi di gas grazie agli incentivi. Lo conferma uno studio del Censis
Lo studio mostra i risultati di due anni di incentivi. Risparmio energetico pari a 11.700 GWh/anno e installazione di 150GW/anno di nuova energia rinnovabile
Censis, istituto di ricerca socio-economica ha elaborato uno studio dal titolo “Ecobonus e Superbonus per la transizione energetica del Paese. Gli incentivi per una politica industriale di lungo periodo”.
Dati incoraggianti per l’Italia: risparmio energetico, energie rinnovabili e aumento del valore delle unità abitative.
Incentivi: 55 miliardi di euro investiti nella riqualificazione energetica
Dall’analisi proposta da Cencis, emergono dati con una tendenza positiva: nei due anni di incentivi, gli investimenti hanno permesso di raggiungere un risparmio energetico di circa 11.700 GWh/anno e, dato fondamentale, sono stati installati 150GW/anno di energie rinnovabili.
Risparmio energetico che si traduce in 2 miliardi di metri cubi di gas risparmiati, pari a ben 2/3 delle previsioni di riduzione dei consumi per il settore domestico.
In generale, per una spesa di 55 miliardi di euro nella riqualificazione energetica (Super Ecobonus) si è realizzato un gettito di 22,8 miliardi di euro. Mentre in generale, per quanto riguarda la produzione complessiva nel sistema economico (Super Ecobonus e Superbonus) si è realizzato un gettito di 42,8 miliardi di euro, pari a circa il 70% del valore delle detrazioni a carico dello stato.
Questi dati ci portano a ragionare anche in merito al valore immobiliare delle unità abitativa; valore stimato, secondo lo studio, tra il 3% e il 5% a seguito di un salto di classe energetica della casa.
Grazie agli incentivi maggior comfort abitativo
Il rapporto dapprima approfondisce l’efficienza e la riqualificazione energetica nel contesto europeo e italiano, per poi valutare direttamente le misure degli impianti generati da Ecobonus e Superbonus in merito a sostenibilità degli interventi e politica industriale, in ottica di interventi futuri.
Un tema affrontato di estremo interesse è l’impatto sul comfort abitativo collegato alla riqualificazione energetica. Senza subbio vi è un aumento generale del comfort, ma un aumento anche del valore immobiliare che, come affermato precedentemente, si assesta tra il 3% e il 5%.
Meno famiglie hanno dichiarato di avere problemi di umidità, o problematiche legate alla struttura o al riscaldamento dell’abitazione.
Per leggere nel dettaglio il rapporto scarica il documento completo del CENSIS!