Investire nella transizione energetica migliora l’accessibilità economica e allevia la pressione sul costo della vita
Incentivi e sostegni mirati, specialmente per le famiglie meno abbienti, favoriscono l'adozione delle tecnologie energetiche pulite e, di conseguenza, la transizione energetica
Secondo un nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), accelerare la transizione verso tecnologie energetiche pulite può migliorare l’accessibilità economica dell’energia e alleviare la pressione sul costo della vita.
Il rapporto intitolato “Strategie per transizioni energetiche accessibili e giuste”, evidenzia che il percorso verso le emissioni nette zero entro il 2050 richiede investimenti aggiuntivi; investimenti che, però, porteranno ad una riduzione dei costi operativi del sistema energetico globale di oltre la metà dei prossimi 10 anni, rispetto alle attuali politiche.
Transizione energetica: la convenienza economica delle energie pulite
Molte tecnologie energetiche pulite sono già più convenienti rispetto ai combustibili fossili come carbone, gas naturale e petrolio. Il solare fotovoltaico e l’energia eolica rappresentano le opzioni più economiche per la nuova generazione.
Anche i veicoli elettrici, nonostante i costi iniziali elevati, risultano spesso più convenienti nel tempo grazie a minori spese operative. Gli apparecchi ad alta efficienza energetica, come i condizionatori d’aria, offrono vantaggi economici simili nel corso della loro vita.
Tuttavia, per realizzare questi vantaggi, è necessario un aumento significativo degli investimenti iniziali, soprattutto nelle economie emergenti e in via di sviluppo, dove gli investimenti nell’energia pulita sono ostacolati da rischi reali o percepiti.
Inoltre, i sussidi ai combustibili fossili distorcono il mercato, favorendo i combustibili tradizionali e rendendo più difficili gli investimenti nelle energie pulite. Nel 2023 i governi di tutto il mondo hanno speso circa 620 miliardi di dollari in sussidi per combustibili fossili, a fronte di soli 70 miliardi di dollari per l’energia pulita.
Una transizione energetica più rapida e una maggiore adozione delle energie rinnovabili, come il solare e l’eolico, potrebbero ridurre i costi operativi e stabilizzare i prezzi dell’elettricità. Attualmente, circa la metà della spesa energetica dei consumatori è destinata ai prodotti petroliferi e 1/3 all’elettricità.
Con una transizione rapida, l’elettricità diventerebbe la principale fonte di energia, sostituendo in gran parte i prodotti petroliferi entro il 2035.
Transizione energetica: l’impatto della crisi energetica del 2022 e l’importanza degli incentivi
Nel 2022, durante la crisi energetica globale, i consumatori hanno speso quasi 10 trilioni di dollari in energia, una media di oltre 1200 dollari per persona, nonostante i sussidi governativi. Questo aumento del 20% rispetto alla media degli ultimi 5 anni ha colpito particolarmente i più vulnerabili.
Il rapporto sottolinea che incentivi e sostegni mirati, specialmente per le famiglie meno abbienti, possono favorire l’adozione delle tecnologie energetiche pulite, permettendo a tutti i consumatori di beneficiare dei risparmi e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi internazionali in materia di energia e clima.
Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA ha affermato “Più velocemente procederemo verso la transizione energetica pulita, più sarà conveniente per governi, imprese e famiglie. Ritardare l’adozione oggi significa pagare di più domani. La nostra analisi mostra che accelerare le transizioni energetiche rende l’energia più accessibile per un numero maggiore di persone”.