Intervista a Umberto Paracchini di Honeywell
Che tipo di azione commerciale e di supporto tecnico la vostra azienda svolge nei confronti degli installatori, di coloro cioè che alla fine sostengono il peso del rapporto col pubblico?
"Il maggior supporto che possiamo offrire all'installatore consiste nel fornire prodotti funzionali, facili da installare e da mantenere, che possano garantire la massima sicurezza in termini di durata e prestazioni. In questo modo cerchiamo di evitare che l'installatore non si trovi ad affrontare delle criticità con il suo cliente. Inoltre ci rivolgiamo agli installatori per quanto riguarda le attività di comunicazione: cerchiamo di preparare tutto il materiale necessario proprio per rendere più facile il lavoro di proposizione all'utente finale; brochure pensate ad hoc con un linguaggio semplice,
un sito internet completo e aggiornato, un catalogo di facile consultazione con tutte le informazioni utili per l'installazione. La nuova campagna che abbiamo recentemente avviato nei confronti degli utenti finali per promuovere l'iniziativa Energy Saver (www.energysaverteam.it) intende presentare ai partner Honeywell installatori certificati per l'installazione, la gestione della contabilizzazione e la termoregolazione, con l'obiettivo di attivare un circolo virtuoso. Gli specialisti del calore Honeywell sono a disposizione degli utenti per fornire suggerimenti concreti e risparmiare sulle spese di riscaldamento domestico. Un consulente Energy Saver permette di calibrare l'intervento sulle reali esigenze dell'impianto, perché ogni installazione ha le proprie peculiarità e richiede interventi specifici."
Spesso quando si sente parlare di domotica si considera solamente la gestione delle luci o qualche utenza interna, ritenete che integrare anche la climatizzazione possa aumentare la penetrazione nel mercato di questi sistemi?
"Visto che circa il 60% dell’energia domestica viene impiegata per il riscaldamento, direi che per il risparmio energetico è fondamentale parlare di gestione della temperatura. Non sempre è necessario intervenire in modo massiccio. A volte la sola gestione del calore a zone, oltre a garantire un grande comfort, permette notevoli risparmi.
Oggi esistono molte soluzioni per ottenere il comfort domestico senza spreco di energia e di risorse. Molte di queste sono diventate di uso comune, ma è possibile migliorare ulteriormente l’efficienza e il risparmio, ottimizzando l’utilizzo del riscaldamento nei diversi locali e in orari differenziati. Parlando di riscaldamento, infatti, le esigenze degli utenti possono essere divergenti: diversi orari di permanenza in casa combinati a una diversa percezione del caldo e del freddo, diversa occupazione delle aree dell’abitazione.
Le nuove tecnologie digitali “senza fili”, totalmente in radiofrequenza, danno la possibilità a tutti di modellare, senza limiti, il comfort della propria abitazione, senza alcun intervento invasivo, in qualsiasi tipologia di impianto centralizzato e non. Oggi le apparecchiature “senza fili” permettono di trasformare i tradizionali impianti di riscaldamento centralizzati in confortevoli impianti a zona capaci di garantire elevati risparmi energetici e ridurre le emissioni inquinanti. Nel caso di abitazioni singole, permettono la gestione precisa delle varie zone a seconda dell’effettivo utilizzo. Alcuni dei vantaggi concreti della regolazione a zone sono riscontrabili in un maggiore comfort, in quanto ogni ambiente raggiunge la giusta temperatura all’ora desiderata, maggiore risparmio dal momento che vengono riscaldati all’ora e alla temperatura desiderata, maggiore autonomia, infine attenzione all’ambiente poiché ridurre i consumi significa anche ridurre l’inquinamento.
In alcuni casi, che abbiamo misurato nel dettaglio, si parla di riduzione delle spese fino al 30%, con interventi che non richiedono opere murarie e che vengono ammortizzate in 2-3 anni al massimo. Quindi domotica sì, ma pensando anche all’ottimizzazione dei consumi e dei costi e al proprio comfort."
Nel residenziale, secondo la vostra esperienza, la domotica ha più potenziale di crescita nelle ville o negli appartamenti?
"Non credo ci sia una vera differenza. Storicamente le ville erano considerate più adatte alla domotica, proprio perché normalmente c’era maggiore possibilità di spesa e i proprietari potevano permettersi tecnologie più avanzate.
Ora vediamo che gli appartamenti, soprattutto quelli meno recenti con distribuzione a colonne montanti, hanno un grande bisogno di domotica, intesa come gestione in particolare della temperatura nell’appartamento. A chi non è capitato di aprire le finestre di inverno per abbassare la temperatura? Questo gesto non è certamente funzionale. Quindi auspichiamo che la domotica si sviluppi in entrambi i casi, contribuendo soprattutto al risparmio e a migliorare la qualità della vita."
In condomini di ultima generazione a bassissimo consumo, che vantaggio ritenete possa portare l'integrazione con sistemi domotici nel ridurre ulteriormente i consumi?
"I vantaggi sono molti. Oltre alla temperatura non dobbiamo dimenticare la gestione delle utenze elettriche, dei picchi, sperando che la smart grid diventi presto il presente e non rimanga solo un progetto futuro. Honeywell sta lavorando per migliorare la gestione remota degli impianti. Non solo per dare più controllo all’utente, ma anche per permettere al gestore dell’impianto di intervenire per migliorare le regolazioni, prevenire i guasti e ottimizzare il funzionamento del sistema."