Intervista a Mazzieri Claudio di Immergas
In prospettiva futura i vari prodotti che compongono l’impianto non dovranno essere visti come tecnologie a sé stanti, ma essere inquadrati in un contesto di sistemi integrati tra di loro; quindi le caldaie, il solare termico e il solare fotovoltaico sono tecnologie che dovranno essere convenientemente integrate nello stesso impianto,
al fine di ottenere non solamente il massimo comfort, ma anche ridotti consumi energetici.
Solo così sarà possibile:
• rispettare le nuove normative;
• avere soluzioni complete;
• cogliere opportunità sul mercato.
La caldaia rimane comunque il cuore dell’impianto di riscaldamento e la sua efficienza è uno degli elementi di primaria importanza del sistema edificio-impianto, ai fini del contenimento dei consumi e delle emissioni inquinanti in atmosfera.
L’evoluzione della caldaia come la conosciamo è arrivata al limite dello sviluppo oppure nei prossimi anni avremmo prodotti innovativi rispetto lo standard attuale della condensazione?
Per effetto dell’evoluzione normativa che si è avuta negli ultimi anni in ambito nazionale ed europeo, si è registrato un aumento delle vendite di caldaie a condensazione, con un conseguente cambiamento di mix di prodotti venduti sul mercato Italiano.
Anche negli altri paesi europei i prodotti a condensazione hanno aumentato in modo significativo il loro share rispetto a quelli a combustione tradizionale; questa evoluzione dello scenario di mercato ha portato alla trasformazione di quella che era una nicchia di mercato high-tech in un mercato della condensazione ormai molto capillare.
L’evoluzione di prodotto non si è quindi certamente conclusa; anzi, le Aziende dovranno proseguire i loro sforzi al fine di conseguire buoni risultati in termini di volumi di vendita e marginalità.
Come vedete la concorrenza che si sta creando con la riduzione del costo delle pompe di calore?
I recenti sviluppi tecnologici e normativi hanno permesso alle pompe di calore di diventare una valida opportunità per il riscaldamento e il raffrescamento domestico; Immergas propone pompe di calore aria-acqua, ovvero macchine in grado di sfruttare l’aria esterna come fonte di energia rinnovabile. È noto che il limite delle pompe di calore è determinato dalla riduzione di resa con temperature esterne rigide e dall’eventuale necessità di integrazione sulla produzione dell’acqua calda sanitaria: ecco quindi che non vediamo le pompe di calore come “concorrenti” delle caldaie, ma come componenti che possono essere utilizzati all’interno di un sistema integrato che comprende anche la caldaia.
Per un corretto funzionamento di questi sistemi, Immergas propone dunque un gestore di sistema “intelligente”, in grado di determinare la fonte energetica più conveniente istante per istante e quindi di scegliere l’apparecchio da attivare.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento di costruttori di generatori termici. Cosa differenzia i vostri prodotti da quelli della concorrenza?
Immergas è un’azienda che può vantare quasi 50 anni di esperienza nella costruzione di generatori a gas; la qualità dei prodotti, l’ampiezza di gamma (con la possibilità di scegliere di volta in volta una soluzione su misura), la capacità di intuire in anticipo le esigenze del mercato e l’alto livello dei servizi offerti sono solo alcuni degli ingredienti del successo della nostra Azienda.
In futuro - a nostro avviso - sarà determinante porre sempre più attenzione a tutti gli aspetti legati alla consulenza ed all’assistenza pre e post vendita: Immergas si è sempre distinta sul mercato per i suoi prodotti e per essere leader nei servizi ai propri Clienti.
Perché secondo voi il solare termico in Italia non ha ricevuto la stessa attenzione dal mercato rispetto al solare fotovoltaico? Ritenete che un conto energia termico possa essere utile?
A livello normativo il solare termico ha ricevuto una “spinta” differente rispetto al fotovoltaico, mediante ad esempio il meccanismo delle agevolazioni fiscali: i risultati però ci sono stati, con un significativo sviluppo del mercato del solare termico in Italia.
L’introduzione di un “conto energia” termico potrebbe essere interessante nel momento in cui riesca a garantire un’equa remunerazione dei costi d’investimento ed esercizio e risulti commisurato alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili; ci auguriamo che esso possa stimolare iniziative davvero competitive, idonee a coprire la varietà di soluzioni tecniche impiegabili.
Per la promozione dell’efficienza energetica, riteniamo pertanto che il Governo debba mettere in campo un mix di strumenti che consentano al sistema imprenditoriale italiano di svilupparsi in sintonia con gli obiettivi fissati dalle Direttive Europee, relativamente all’efficienza energetica dei sistemi edificio-impianto.