Speciale 168
I software per la progettazione integrata degli edifici energicamente efficienti
Articolo di Maurizio Cudicio

IFC, il formato aperto dei file per i progetti in BIM

Ma come è possibile tutto questo? Lo strumento tramite cui si possono realizzare queste azioni sono i file IFC, che al loro interno contengono tutte le informazioni necessarie per poter essere rilevati e letti dai programmi di calcolo energetico. I file IFC (Industry Foundation Classes) sono dei file in un formato aperto, sviluppato a metà degli anni Novanta, che permette l’interoperabilità tra differenti sistemi software: in questo modo si evita che i dati vengano persi o modificati quando i file vengono aperti con i vari software. Si tratta di un formato sviluppato appositamente per contenere ed elaborare tutte le informazioni inerenti ad un edificio, dallo studio alla realizzazione.

Il presupposto principale per poter garantire una progettazione integrata efficace è proprio il fatto che i diversi sistemi informatici possano dialogare tra loro senza alterare o perdere i dati. Grazie all’architettura IFC, i file contengono al loro interno tutti i dati necessari ai vari progettisti: le zone, i nome dei locali, l’arredo, gli impianti, gli elementi strutturali, e tutto ciò che ogni professionista inserisce al suo interno per velocizzare il lavoro dei colleghi che collaborano al progetto. Ad ogni oggetto presente all’interno del progetto possono essere assegnate una serie di informazioni proprie, tra cui:

  • forma e conformazione dell’oggetto

  • costo dell’oggetto

  • dati e specifiche manutentive

  • collocazione in ambiente tridimensionale

  • prestazione e caratteristiche energetiche delle macchine (o dell’edificio)

  • eventuali connessioni con altri oggetti

  • caratteristiche fisiche e meccaniche