Energia elettrica in Italia: a maggio 2025 consumi in calo e rinnovabili al massimo storico
A maggio 2025 la domanda elettrica italiana scende del 2,7% su base annua, ma la transizione energetica accelera: le rinnovabili coprono il 55,9% dei consumi mensili e la capacità di accumulo supera i 14,7 GWh, potenziando flessibilità e sicurezza della rete.

Nel mese di maggio 2025, i consumi elettrici in Italia registrano una leggera flessione rispetto all’anno precedente. A fronte di una domanda nazionale pari a 24,2 miliardi di KWh, si rileva una contrazione su base annua, con variazioni che riflettono tanto i fattori climatici quanto quelli produttivi.
Nonostante ciò, le fonti rinnovabili si affermano come protagoniste, coprendo il 55,9% della domanda mensile, il valore più alto mai raggiunto nel nostro Paese.
Crescono anche i sistemi di accumulo, a conferma del ruolo strategico della transizione energetica nella stabilizzazione del sistema.
Consumi elettrici in discesa: pesano calendario e clima
Nel maggio 2025, il fabbisogno elettrico italiano ha mostrato una contrazione complessiva del 2,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
A livello territoriale, il calo si è distribuito in modo uniforme: -3,1% al Nord, -3% al Centro e -1,6% al Sud e nelle Isole. Guardando al periodo gennaio-maggio 2025, il calo cumulato della domanda elettrica nazionale è dell’1,1%.
A bilanciare parzialmente questa tendenza è stato l’andamento dei consumi industriali: l’indice dedicato ai grandi energivori (IMCEI) ha registrato una crescita dell’1% rispetto a maggio 2024, con buone performance in settori come meccanica, alimentare e produzione di carta.
In leggero calo, invece, comparti come trasporti ceramica e chimica. Complessivamente, l'IMCEI segna il terzo incremento mensile consecutivo (+2,8%), segnale di una ripresa in alcuni ambiti produttivi.
Rinnovabili protagonisti e sistemi di accumulo in forte espansione
La produzione interna ha soddisfatto l'86,5% della domanda nazionale, mentre il restante 13,5% è stato coperto da importazioni, diminuite del 13,7% rispetto a maggio 2024. Il dato più rilevante riguarda però la crescita delle fonti rinnovabili, che hanno raggiunto un record storico coprendo il 55,9% della domanda mensile. Il solare ha segnato un +27,1%, seguito dall'eolico (+11,3%) e dal geotermico (+2%). L'idroelettrico ha invece subito un calo del 15,3%, mentre la produzione termoelettrica è scesa del 5,1%. In alcune fasce orarie, la produzione da fonti rinnovabili ha superato l'intero fabbisogno nazionale.
Sul fronte della nuova capacità installata, a maggio sono stati attivati 566 MW di impianti rinnovabili, in leggero calo rispetto allo stesso mese del 2024 (-14%). Complessivamente, nei primi cinque mesi dell'anno, la nuova capacità ammonta a 2.650 MW. Di rilievo anche lo sviluppo dei sistemi di accumulo: al 31 maggio 2025, l'Italia ha raggiunto una capacità di accumulo pari a 14.708 MWh, il 69,6% in più rispetto al 2024. Questi sistemi, pari a oltre 800.000 unità installate, rappresentano un elemento chiave per l'integrazione delle fonti rinnovabili e la stabilità della rete, grazie anche all'impulso del Mercato della Capacità promosso dal gestore di rete.
Focus Correlati


