Energia e clima: a giugno la domanda elettrica vola, trainata dal fotovoltaico
A giugno 2025 la domanda elettrica italiana cresce del 7,4% spinta dal caldo record. In aumento il fotovoltaico (+36,7%), in calo i consumi industriali.
Secondo i dati pubblicati da Terna, a giugno 2025 la domanda di energia elettrica in Italia ha raggiunto i 27,6 miliardi di kWh, registrando un aumento del 7,4% rispetto allo stesso mese del 2024.
Un incremento attribuibile in gran parte alle temperature eccezionalmente elevate, con valori medi superiori di oltre 2°C rispetto alla media storica. Le ondate di calore hanno fatto salire i consumi legati al raffrescamento, evidenziando la crescente sensibilità della domanda elettrica alle variazioni climatiche.
Nonostante il rallentamento dei consumi industriali, la generazione fotovoltaica ha segnato un nuovo record, confermando il ruolo chiave delle rinnovabili.
Il caldo spinge i consumi, ma cala l’industria energivora
Il mese di giugno è stato caratterizzato da un’impennata della domanda elettrica dovuta alle elevate temperature, con punte giornaliere superiori di 4°C rispetto al 2024. Questo ha rafforzato una tendenza già in atto: l’aumento della domanda legato al raffrescamento negli ambienti interni.
Quando le temperature medie superano i 27°C, si stima un incremento dei consumi di oltre 2000 MW per ogni grado aggiuntivo. A livello territoriale, la crescita dei consumi è stata più marcata al Nord (+8,9%), seguita dal Centro (+6,3%) e dal Sud e Isole (+4,9%). Se si correggono i dati per l’effetto clima e il calendario lavorativo, l’aumento si riduce a +1%, segno di una crescita strutturale più contenuta.
L’indice IMCEI, che monitora i consumi dell’industria energivora, ha registrato un calo del 2,2% su base annua. Solo alcuni settori - come alimentare, meccanica, ceramica e vetro - hanno mostrato segnali positivi, mentre comparti come acciaio, chimica e carta risultano ancora in contrazione.
Anche su base mensile, l’IMCEI segna un ulteriore -1,5%, confermando le difficoltà del settore industriale nonostante il contesto climatico favorevole alla domanda complessiva.
Fotovoltaico da record, ma calano idroelettrico ed eolico
Nel bilancio elettrico di giugno, la produzione nazionale ha coperto l’84,5% della domanda, mentre il restante 15,5% è stato garantito da importazioni nette. Queste ultime hanno toccato i 4,3 TWh, in crescita del 44,5% rispetto a giugno 2024, a causa dell’aumento delle importazioni e del crollo delle esportazioni.
La produzione interna netta si è attestata a 23,6 miliardi di kWh, con le rinnovabili che hanno coperto il 48,5% della domanda, in lieve calo rispetto al 52,4% dell’anno precedente. In forte crescita il fotovoltaico, che con 5,7 TWh ha segnato un nuovo record mensile (+36,7%), grazie all’incremento sia della capacità installata (+780 GWh) sia dell’irraggiamento solare (+748 GWh). In calo, invece, l’idroelettrico (-22,8%) e l’eolico (-7,9%). Nel primo semestre 2025, la produzione fotovoltaica ha raggiunto i 22 TWh (+23,1%), eguagliando per la prima volta quella idroelettrica e rappresentando il 34,5% della generazione da fonti rinnovabili.
Da gennaio a giugno, le rinnovabili hanno coperto il 42% della domanda. In forte espansione anche la capacità installata: negli ultimi 12 mesi sono stati attivati 6859 MW da solare ed eolico (+14,8%), portando la capacità complessiva a 53180 MW. La capacità di accumulo è salita a 16.411 MWh (+69,3%), distribuita su oltre 815.000 sistemi.
