Edifici sostenibili a Parigi: la rivoluzione di Gaîté Montparnasse tra storia e innovazione
Il progetto di riqualificazione urbana di MVRDV, ha reso il quartiere di Gaîté Montparnasse più accessibile e sostenibile

La recente apertura di Gaîté Montparnasse, un innovativo intervento di riqualificazione urbana a Parigi, a breve distanza dalla celebre Tour Montparnasse, segna un punto di svolta per l’area urbana.
Sotto la guida dello studio olandese MVRDV, il sito è stato trasformato integrando vari elementi – un hotel, un centro commerciale, uffici e una biblioteca – con nuovi spazi abitativi sociali e un asilo nido.
Questa riconfigurazione ha reso l’edificio più accessibile ai pedoni, rinnovando significativamente la struttura originale degli anni ’70, in linea con i principi dell’economia circolare.
L’intervento di riqualificazione di MVRDV
Il complesso originale, Îlot Vandamme, progettato da Pierre Dufau e completato nel 1974, era noto per le sue marcate linee verticali e l’uso di materiali come il cemento grezzo e l’acciaio rosso. Sebbene rappresentasse un simbolo architettonico del suo tempo, il design risultava poco accogliente e dominato dalle automobili.
La riqualificazione di MVRDV ha rivoluzionato questa percezione, rendendo gli edifici più aperti e integrati con il contesto urbano. La facciata su Avenue du Maine, ad esempio, è stata ripensata per essere più trasparente e invitante, con ampie finestre che espongono le attività interne.
Il progetto ha anche riorganizzato lo spazio interno, sovrapponendo nuovi volumi al centro commerciale esistente e concentrando gli spazi ufficio in un unico blocco. Questa nuova diposizione ha permesso di inserire 62 alloggi sociali e un asilo nido, oltre a migliorare la visibilità e l’accessibilità della biblioteca.
Secondo Winy Maas, cofondatore di MVRDV, l’obiettivo era trasformare l’isolato in un’area più vivibile e integrata con la città, attraverso un’esplosione di spazi diversificati che combinano funzioni vecchie e nuove.
Edifici sostenibili: il progetto prevede il riutilizzo di elementi strutturali esistenti
L’approccio sostenibile adottato, prevede il riutilizzo di elementi strutturali esistenti e l’impiego di materiali a basso impatto ambientale, come il legno per i nuovi edifici residenziali. Questa metodologia dimostra che è possibile realizzare trasformazioni radicali attraverso pratiche di economia circolare, mantenendo al contempo un dialogo continuo con il contesto urbano.
Il progetto, quindi, non è visto come concluso, ma come un processo in evoluzione che continuerà a definire il futuro del quartiere.
Secondo MVRDV non è semplicemente un progetto architettonico, ma un manifesto di come la rigenerazione urbana sia un processo continuo e partecipativo, che rispetta il passato mentre apre nuove possibilità per il futuro.
La trasformazione dell’isolato non è vista come un capitolo concluso ma come l’inizio di una storia in evoluzione, un esperimento urbano che continuerà a svilupparsi e adattarsi nel tempo.






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