L’Europa pronta per il “calore pulito”: previsti 5 miliardi di euro per la diffusione delle pompe di calore

Il settore delle pompe di calore è pronto per eliminare i combustibili fossili entro il 2029.

Secondo l’European Heat Pump Association la diffusione delle pompe di calore è in rapida crescita. Sono infatti previsti oltre 5 miliardi di nuovi investimenti entro il 2025.

Risultati che fanno ben sperare, ma devono essere sostenuti da politiche che snelliscono le procedure amministrative di approvazione.

Pompe di calore: le protagoniste della decarbonizzazione

Secondo l’Associazione, una delle misure chiave per garantire ingenti investimenti nel settore europeo delle pompe di calore è l’impegno politico a lungo termine. L’industria delle pompe di calore è già ora impegnata nella decarbonizzazione del riscaldamento e del raffreddamento; infatti, per il triennio 2022-2025 sono previsti oltre 5 miliardi di euro di nuovi investimenti, un risultato record.

Tuttavia, è necessario che gli Stati si impegnino a sostenere, attraverso misure politiche mirate e basate sul lungo periodo, le pompe di calore, per realizzare gli obiettivi climatici e energetici.

In questo senso, l’Associazione europea delle pompe di calore, in un documento indirizzato alla Commissione europea, ha espresso il forte sostegno alle misure di progettazione di soluzioni sostenibili per il riscaldamento e il raffreddamento.

Questo contribuisce in concreto a realizzare l’obiettivo di eliminazione delle caldaie a combustibili fossili entro il 2029.

La decarbonizzazione del riscaldamento è una pietra miliare del progetto europeo REPowerEU e l’Europa sta finalmente iniziando a svincolarsi dal combustibile fossile per realizzare quello che l’Associazione chiama “calore pulito”.

Tuttavia, è di primaria importanza che l’Europa adotti una politica affidabile, che si basi su una regolamentazione delle soluzioni sostenibili, sostenendo anche finanziariamente la transizione energetica e semplificando le procedure amministrative.