Dai refrigeranti naturali ai gas green: un secolo di evoluzione del freddo

Il refrigerante è il cuore di ogni sistema di climatizzazione e refrigerazione: un fluido capace di assorbire e rilasciare calore in modo controllato, permettendo il funzionamento dei cicli termodinamici su cui si basano gli impianti HVAC/R.
La scelta del gas, le sue proprietà termodinamiche e la sua stabilità chimica determinano direttamente efficienza, sicurezza e durata del sistema, rendendo il refrigerante uno degli elementi più strategici nella progettazione moderna.

Dalle prime applicazioni basate su ammoniaca, anidride carbonica e anidride solforosa, il settore ha attraversato una lunga evoluzione. Negli anni Trenta l’introduzione dei CFC (Freon) portò sicurezza e standardizzazione, ma a caro prezzo: l’impatto ambientale di questi gas ha reso necessario un cambiamento radicale.
Le ricerche scientifiche e le normative internazionali, a partire dal Protocollo di Montreal del 1987, hanno segnato il passaggio prima agli HCFC, poi agli HFC e infine ai refrigeranti HFO e naturali a basso GWP, oggi al centro della transizione green.

Oggi la refrigerazione vive una nuova fase evolutiva: l’ammoniaca, la CO₂ e il propano tornano protagonisti, supportati da tecnologie che ne aumentano sicurezza e versatilità. Parallelamente, i nuovi gas sintetici come le idrofluoroolefine (HFO) offrono un equilibrio tra prestazioni e sostenibilità, grazie al loro GWP inferiore a 4 e a tempi di permanenza atmosferica estremamente ridotti.

La sfida del presente è conciliare prestazioni energetiche e riduzione dell’impatto ambientale, integrando soluzioni naturali e sintetiche in sistemi sempre più efficienti e intelligenti.
Un’evoluzione che racconta un secolo di ingegno e che definisce le basi della refrigerazione del futuro.