
Copertura Derbisolar per la Marmocchi Angiolino srl per un impianto da 123,696 kwp
L’azienda che commercializza la famosa patata Selenella ha scelto un tetto a totale integrazione per i propri stabilimenti.
Granarolo Emilia (BO), 24 ottobre 2011 – La Marmocchi Angiolino Srl ha deciso di dotare i propri stabilimenti di Santa Maria Codifiume di Argenta (FE) di una nuova copertura optando per una soluzione doppiamente ecologica. Al posto della preesistente e pericolosa copertura in fibro-cemento, il titolare Davide Marmocchi ha scelto il Derbisolar: un sistema progettato e creato da DERBIGUM che unisce la membrana bianca DERBISOLAR Base ai moduli fotovoltaici di tipo amorfo prodotti da Unisolar (modello PVL-144).
L’intervento è stato effettuato dall’Applicatore Approvato DERBIGUM CO.PA.RI soc. coop. di Forlì (FC) che ha provveduto all’installazione di un impianto dalla potenza totale di 123.696 kWp che include 859 moduli, mentre la parte elettrica è stata gestita dalla GDL Elettrosistemi. Le fasi operative hanno previsto la rimozione della precedente copertura, la sistemazione del supporto e il ripristino della tenuta impermeabile con un doppio manto Derbigum fornito di garanzia di 20 anni su prodotto e posa in opera.
Sono numerosi i vantaggi del sistema fotovoltaico DERBISOLAR: l’infrangibilità delle celle, che sono incapsulate nella plastica e non nel vetro; la tecnologia “a tripla giunzione” che consente ai moduli una resa superiore perché sfruttano l’irraggiamento solare diffuso; l’assenza di pesanti strutture metalliche (come per i moduli cristallini) che implicano fori per l’ancoraggio, sovraccaricando fortemente il solaio e creando il pericoloso effetto “vela”.
Nel caso dell’azienda Marmocchi Angiolino srl si è rivelata vincente anche l’estrema flessibilità del sistema, dal momento che lo stabilimento di 4.000 mq è dotato di volte a botte, perfettamente sfruttabile con la soluzione Derbisolar. Derbisolar, riconosciuto dal IV Conto Energia come tecnologia innovativa a totale integrazione (BIPV – Building Integrated Photovoltaics), è stato scelto anche perché gli incentivi di cui gode non diminuiscono progressivamente, come nel caso di altre tecnologie, ma rimangono al contrario stabili, così da rendere più remunerativo l’impiego di questo tipo di impianto.
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