Focus Efficienza Energetica

24.11.2025

COP30: l’Italia assume un ruolo di primo piano nel negoziato clima

COP30 si chiude con nuovi impegni su rinnovabili, finanza climatica e biocarburanti. L’Italia rafforza la sua leadership nel dialogo internazionale sul clima. 

Durante la COP30 di Belém, l’Italia ha rafforzato la propria presenza e influenza, puntando su tre aree strategiche: finanza climatica, biocarburanti e dialogo internazionale.

Il risultato è una posizione più visibile nel contesto globale della transizione energetica.

 

Finanza climatica e supporto ai Paesi in via di sviluppo

L’Italia ha incrementato il proprio contributo alla finanza per il clima con un nuovo pacchetto da 23 milioni di euro destinato allo sviluppo di sistemi energetici sostenibili nei Paesi più vulnerabili. Un impegno che rafforza il ruolo del Paese nella cooperazione internazionale e consolida gli strumenti di supporto alla transizione globale.

Per il settore HVAC/R, l’espansione della finanza climatica rappresenta un volano per nuove opportunità progettuali, soprattutto nei contesti industriali interessati da interventi di efficienza, elettrificazione e integrazione FER.

 

Biocarburanti: l’Italia guida il dialogo europeo

Un altro passaggio chiave è il riconoscimento dei biocarburanti avanzati all’interno della strategia europea per la decarbonizzazione.

L’Italia ha svolto un ruolo determinante nel porre questo tema al centro dell’agenda climatica, sostenendo un approccio basato sulla neutralità tecnologica.

Per gli operatori dell’impiantistica, ciò apre a nuove filiere energetiche da integrare con sistemi di climatizzazione, cogenerazione o processi industriali complessi.

 

Cooperazione internazionale e visibilità del sistema Italia

La COP30 ha visto un’intensa attività diplomatica, con incontri bilaterali tra la delegazione italiana e i ministri di Regno Unito, Cuba e Armenia. Al centro: progetti energetici, resilienza climatica e promozione dell’innovazione tecnologica.

La presenza del Padiglione Italia e dell’installazione AquaPraça ha ulteriormente rafforzato la visibilità del Paese, offrendo uno spazio dedicato al dialogo tra imprese, istituzioni, università e stakeholder internazionali.

 

Come si è conclusa la COP30: gli esiti principali

La conferenza si è conclusa con un compromesso che conferma gli obiettivi globali di contenimento del riscaldamento entro 1,5°C ma lascia margini di manovra più ampi ai singoli Paesi sul percorso da seguire.

Tra gli elementi più rilevanti:

  • l’impegno condiviso ad accelerare la diffusione delle fonti rinnovabili,
  • un richiamo più forte alla riduzione delle emissioni nei settori industriali,
  • nuove risorse per l’adattamento climatico, in particolare per i Paesi più vulnerabili.

Pur senza un accordo pienamente vincolante sui combustibili fossili, la COP30 ha ribadito la necessità di “ridurre gradualmente” la loro incidenza e ha rafforzato il ruolo delle tecnologie pulite.

Per il mondo HVAC/R, questo significa una spinta costante verso efficienza energetica, elettrificazione dei consumi, refrigeranti a basso impatto e sistemi integrati FER, elementi ormai centrali nella pianificazione industriale.

Focus Correlati

COP30 e il futuro dell’efficienza energetica: dal impegno climatico all’azione industriale
Alla COP30 l’Italia rilancia con oltre 3 miliardi in finanza climatica. L’efficienza energ...
Efficienza energetica: la chiave per accelerare la transizione entro il 2030
I progressi sull’efficienza energetica restano troppo lenti rispetto agli obiettivi 2030....
COP30: efficienza energetica e tecnologie impiantistiche al banco di prova
Alla COP30 emerge la necessità di dare priorità all’efficienza energetica negli edifici e...