Come usufruire dell’Ecobonus quando si acquista una caldaia a condensazione
Caldaia a condensazione: pre-requisiti e procedure per ottenere gli incentivi dell’Ecobonus dopo l’acquisto
L’acquisto di una nuova caldaia a condensazione, che sia ad aria o ad acqua, consente all’acquirente di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus, che a seconda dei casi possono essere al 50% o al 65%. Come riportato in risposta ad una domanda inviata a FiscoOggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, per godere di tali vantaggio il nuovo generatore deve essere in possesso di determinate caratteristiche.
Per avere l’incentivo al 50% il prodotto acquistato dovrà andare a sostituire, in maniera integrale o parziale, un impianto di climatizzazione invernale già esistente, e dovrà essere almeno in classe energetica A, mentre le caldaie più evolute e sono dotate anche di sistemi di termoregolazione all’avanguardia daranno diritto ad un’agevolazione pari al 65%.
Gli impianti di potenza termica non superiore a 100 kW devono essere in possesso della certificazione da parte del produttore che possa attestare la sussistenza dei requisiti tecnici richiesti, mentre nel caso di impianti con potenze maggiori è necessario che un tecnico abilitato rediga l’asseverazione, che bisogna trasmettere con la scheda informativa che dovrà essere inviata all’ENEA (in via telematica) entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere.
Cessione del credito e sconto in fattura con l’Ecobonus sono disponibili per i contribuenti che hanno sostenuto delle spese per l’acquisto di una nuova caldaia a condensazione nel 2020 o nel 2021, e per ottenere il beneficio fiscale previsto dall’Ecobonus dovranno pagare il prodotto con bonifico bancario o postale, indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita iva (o il codice fiscale) della ditta o del professionista che ha effettuato i relativi lavori.
Una volta verificata la spettanza dell’agevolazione, la cessione del credito d’imposta va comunicata, in via telematica all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione.
Le spese che possono godere degli incentivi comprendono, oltre all’acquisto del prodotto, anche quelle relative allo smontaggio e alla dismissione dell’impianto precedente, alla fornitura e alla posa in opera di tutte le apparecchiature coinvolte nella sostituzione dell’impianto termico, all’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione, e alle prestazioni professionali necessarie.
Ma quali sono i documenti che è bene conservare quando di acquista un nuovo generatore per il quale si usufruisce dell’Ecobonus? Il documento originale della scheda descrittiva dell’intervento, l’asseverazione, la scheda tecnica dei generatori installati, la delibera assembleare per l’approvazione dei lavori e la tabella millesimale di ripartizione delle spese, la dichiarazione di consenso dei lavori da parte del proprietario, le fatture delle spese sostenute, le ricevute dei bonifici e una copia della mail che contiene il codice CPID ricevuta dall’ENEA.