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Caleffi Spa
• 26.09.2013
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Breve guida di Caleffi alla contabilizzazione e ripartizione del calore
I ripartitori di calore, sulla base della temperatura media superficiale del corpo scaldante, della temperatura ambiente e delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e della potenza nominale, determinano la quantità di calore erogato.

Fino agli anni Sessanta/Settanta, l’autonomia gestionale e la ripartizione delle spese termiche negli impianti di riscaldamento non erano prestazioni molto richieste e neppure erano ritenute di particolare rilievo: il costo dei combustibili era molto basso.
Negli anni la situazione è cambiata ed il corretto uso delle fonti energetiche disponibili è quindi diventato un obiettivo politico/sociale di grande rilievo.
In particolare, per quanto riguarda gli impianti centralizzati di riscaldamento, tale obiettivo si deve perseguire avendo la possibilità di riscaldare solo quando serve e di pagare solo in base al calore consumato: la contabilizzazione del calore è il solo metodo che permette una gestione indipendente ed autonomia di orari e di temperature.
La regolazione e la contabilizzazione dell’energia termica nelle unità immobiliari servite da impianti per la produzione del calore di tipo centralizzati, è resa d’obbligo dalle leggi per il contenimento della spesa energetica tra cui la Legge 192/05 ed il D.M.311/06 con le relative integrazioni e successive modifiche.
La UNI 10200 fornisce una linea guida per la progettazione e la conduzione dell’impianto, oltre a dare indicazioni circa i criteri da adottare nella ripartizione delle spese.
A completare questo quadro normativo alcune regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige) hanno da tempo introdotto ulteriori criteri di obbligatorietà temporale.
La contabilizzazione diretta viene utilizzata in edifici a distribuzione orizzontale (o a zona tipica dei nuovi edifici) e viene chiamata diretta perché l’unità elettronica determina la quantità di calore utilizzato sulla base dell’effettiva portata di acqua di riscaldamento passante e della differenza di temperatura di mandata e di ritorno.
La contabilizzazione indiretta viene utilizzata in edifici a distribuzione verticale a colonne montanti (tipicamente i vecchi edifici) dove non è possibile creare zone idraulicamente separate. Non essendo possibile misurare la portata d’acqua passante nel radiatore si impiegano i ripartitori di calore.
La termoregolazione e la contabilizzazione del calore sono due elementi inscindibili che possono essere perseguiti con l’utilizzo abbinato di:
I ripartitori di calore, sulla base della temperatura media superficiale del corpo scaldante,
della temperatura ambiente e delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e della potenza
nominale, determinano la quantità di calore erogato.
L’identificazione delle caratteristiche tecniche dei corpi scaldanti è la fase più importante
perché serve per acquisire i dati necessari a determinare le loro potenze nominali:
- tipologia definita sulla base della classificazione della UNI 10200 (ghisa/acciaio/alluminio)
- forma (a colonne, a piastre, alettate)
- dimensioni per il calcolo della potenza nominale (altezza, larghezza, profondità)
- n° di elementi
- kit di fissaggio del ripartitore al radiatore
È ora disponibile il nuovo ripartitore Caleffi MONITOR 2.0.
Negli anni la situazione è cambiata ed il corretto uso delle fonti energetiche disponibili è quindi diventato un obiettivo politico/sociale di grande rilievo.
In particolare, per quanto riguarda gli impianti centralizzati di riscaldamento, tale obiettivo si deve perseguire avendo la possibilità di riscaldare solo quando serve e di pagare solo in base al calore consumato: la contabilizzazione del calore è il solo metodo che permette una gestione indipendente ed autonomia di orari e di temperature.
LE NORMATIVE
La regolazione e la contabilizzazione dell’energia termica nelle unità immobiliari servite da impianti per la produzione del calore di tipo centralizzati, è resa d’obbligo dalle leggi per il contenimento della spesa energetica tra cui la Legge 192/05 ed il D.M.311/06 con le relative integrazioni e successive modifiche.
La UNI 10200 fornisce una linea guida per la progettazione e la conduzione dell’impianto, oltre a dare indicazioni circa i criteri da adottare nella ripartizione delle spese.
A completare questo quadro normativo alcune regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige) hanno da tempo introdotto ulteriori criteri di obbligatorietà temporale.
CONTABILIZZAZIONE DIRETTA E INDIRETTA
La contabilizzazione diretta viene utilizzata in edifici a distribuzione orizzontale (o a zona tipica dei nuovi edifici) e viene chiamata diretta perché l’unità elettronica determina la quantità di calore utilizzato sulla base dell’effettiva portata di acqua di riscaldamento passante e della differenza di temperatura di mandata e di ritorno.
La contabilizzazione indiretta viene utilizzata in edifici a distribuzione verticale a colonne montanti (tipicamente i vecchi edifici) dove non è possibile creare zone idraulicamente separate. Non essendo possibile misurare la portata d’acqua passante nel radiatore si impiegano i ripartitori di calore.
VALVOLE TERMOSTATICHE E RIPARTITORI DI CALORE
La termoregolazione e la contabilizzazione del calore sono due elementi inscindibili che possono essere perseguiti con l’utilizzo abbinato di:
- valvole termostatiche: regolano la temperatura ambiente grazie alla limitazione della portata d’acqua calda passante nel radiatore. Se correttamente installate permettono di avere un giusto comfort con un risparmio energetico in bolletta che si aggira attorno al 15-20%.
- Ripartitori di calore: determinano il calore erogato dal radiatore e permettono così un’equa ripartizione dei consumi. L’installazione non è invasiva e non sono necessarie opere accessorie. La lettura è semplice e può essere fatta via radio direttamente dal vano scala condominiale.
GRUPPO DI COLLEGAMENTO E GESTIONE ENERGIA CALEFFI, VERSIONE RISCALDAMENTO

della temperatura ambiente e delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e della potenza
nominale, determinano la quantità di calore erogato.
L’identificazione delle caratteristiche tecniche dei corpi scaldanti è la fase più importante
perché serve per acquisire i dati necessari a determinare le loro potenze nominali:
- tipologia definita sulla base della classificazione della UNI 10200 (ghisa/acciaio/alluminio)
- forma (a colonne, a piastre, alettate)
- dimensioni per il calcolo della potenza nominale (altezza, larghezza, profondità)
- n° di elementi
- kit di fissaggio del ripartitore al radiatore
È ora disponibile il nuovo ripartitore Caleffi MONITOR 2.0.
