Speciale 74
Efficienza e comfort negli edifici di ultima generazione
Articolo di Arch. Fabrizio Manzoni

Benessere e risparmio energetico: il sistema edificio di ultima generazione

Non è possibile assegnare tale definizione ad una data temporale di realizzazione poiché esistono molti edifici di recente costruzione realizzati ancora con criteri di troppi anni addietro (vedi impianto a caldaiette). Gli edifici realizzati secondo canoni tradizionali dell’edilizia vedono una struttura in c.a. a travi e pilastri, tamponamenti esterni in laterizio, serramenti in legno o pvc, impianto di riscaldamento con caldaiette o centralizzato a gas e distribuzione a radiatori, impianto di raffrescamento solo predisposto per una installazione autonoma di un split system, illuminazione delle parti comuni in plafoniere fluorescenti.

Oggi le legislazioni vigenti richiedono e favoriscono un radicale ripensamento di questi sistemi costruttivi, anche grazie al fatto che il raggiungimento di una classe energetica elevata rende l’immobile più appetibile sul piano della vendita immobiliare.

Ancora oggi, purtroppo, molti edifici vengono realizzati con criteri non moderni per una pluralità di cause, alcune legittime, altre discutibili.

Uno dei motivi principali è la vetustà del progetto. Nel nostro paese tra la redazione di un progetto e l’esecuzione dei lavori possono passare diversi anni e con la rapida evoluzione normativa degli ultimi anni avere un progetto del 2007 significa essere indietro molto di più dei 7 anni che sono passati. La sola idea che per variare un progetto faticosamente approvato si debba ripetere l’intero iter di approvazione, fa tremare i polsi a progettisti, proprietari e imprenditori. Senza contare che nel campo dell’edilizia pubblica le varianti sono oramai viste come cause di corruzione e alterazione della situazione iniziale della gara.


Una definizione di “edifici di ultima generazione” comprende quindi edifici poco energivori che hanno le seguenti caratteristiche:

  1. Orientamento dell'edificio studiato secondo l'esposizione solare, dove possibile;
  2. Iper isolamento termico in maniera da ridurre le dispersioni termiche a valori ben al di sopra di quelli di legge;
  3. Strutture portanti in legno;
  4. Sistemi di ventilazione e ricambio dell'aria controllati e bilanciati che consenta non solo un continuo ricambio dell'aria, ma anche un recupero del calore disperso per ventilazione (che costituisce circa il 30% della dispersione totale);
  5. Sistemi di riscaldamento a bassa temperatura con energia soprattutto rinnovabile;
  6. Sistemi di raffrescamento passivo costituiti da un insieme di studio dell’orientamento egli ambienti, ombreggiamenti esterni, ricambio dell'aria;
  7. Gestione integrata di tutti i sistemi tecnologici dell'edificio tramite applicazioni domotiche in grado di controllare, anche a distanza, il funzionamento dei sistemi.

Sistemi per il benessere climatico



Orientamento dell'edificio studiato secondo l'esposizione solare


europaconcorsi – tiziano rossi e daniela cattani a cles (TN)  - 2012L’esposizione solare è estremamente importante per l’apporto che il sole può dare attraverso il riscaldamento delle superfici vetrate, ma soprattutto per il controllo dell’esposizione durante la fase estiva, in cui l’esposizione verso sud di alcuni ambienti potrebbe comportare una diminuzione del benessere abitativo a causa dell’eccessiva esposizione al sole.

Anche con un edificio ben isolato, con un indice di sfasamento di oltre 10 ore, prima o poi il calore esterno entra negli ambienti che dovrebbero dunque essere efficacemente arieggiati.

Se possibile è quindi consigliabile porre verso sud i locali di servizio e di soggiorno e verso nord quelli del riposo notturno.

Naturalmente va tenuto conto anche delle eventuali barriere naturali che con la loro presenza garantiscono un’efficace ombreggiatura.

Alle nostre latitudini l’apporto solare attraverso le pareti opache è da considerarsi minimo.


Iper isolamento termico


Struttura in legno a travi e pilastri – Catalogo Orientalux – case in legno - (AQ)Esso può ridurre le dispersioni termiche a valori ben al di sotto di quelli di legge. Si parla di iper isolamento quando la trasmittanza media di una parete è al di sotto di 0,15 w/mq °K e masse superficiali oltre i 1000kg/mq.

Pareti di questo genere hanno uno spessore superiore ai 50 cm e l’isolamento termico (estivo ed invernale) e acustico è pressoché totale. Si tratta di tecniche costruttive sovente utilizzate per le case passive, in cui si mira al benessere climatico soprattutto limitando le dispersioni termiche (invernali) e le rientrate di calore (estive) senza ricorrere ad apparecchiature a motore per la climatizzazione.

La dispersione termica complessiva può essere abbattuta di oltre il 25%, considerando anche l’utilizzo di serramenti altamente performanti con valori di trasmittanza inferiore all’1,6 kwh/mq °K.

Ovviamente un siffatto edificio richiede una attenta progettazione per ovviare alle problematiche costruttive e soprattutto un deciso orientamento della proprietà anche per i costi di realizzazione.


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