Focus Progetti
Questo articolo ha più di 3 anni
7 milioni di euro per la prima rete europea di infrastrutture per la ricerca sull’accumulo di energia
47 partner per il progetto stoRIES (Storage Research Infrastructure Eco-System) per l’accumulo energetico

Al via il progetto per la prima rete europea di infrastrutture di ricerca sull’accumulo di energia per il quale è previsto un investimento di 7 milioni di euro e che ha lo scopo di migliorare e far crescere l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e di accelerare il percorso europeo verso la decarbonizzazione.
Il progetto, chiamato stoRIES (acronimo di Storage Research Infrastructure Eco-System) avrà una durata di 4 anni e sarà gestito dai ricercatori del KIT (Karlsruher Institut für Technologie), l’università e centro di ricerca nazionale tedesco.
Per lo sviluppo della prima rete di ricerca europea verranno coinvolti 47 partner provenienti da 17 diversi paesi, di cui 16 parteciperanno attivamente e si occuperanno di ricerca e sviluppo mettendo a disposizione le proprie infrastrutture, mentre i restati 31 verranno coinvolti unicamente rendendo disponibili per le varie attività le proprie infrastrutture. Nel complesso, il progetto stoRIES potrà avvalersi in totale di 64 infrastrutture di ricerca e di 5 aree dedicate alle tecnologie per l’accumulo energetico, con l’ulteriore supporto di 80 sostenitori esterni.
A rappresentare l’Italia ci saranno l’ENEA, CNR ed ENI, che collaboreranno con gli altri partner del progetto quali istituzioni, organismi di ricerca, istituti tecnologici, università e associazioni provenienti da tutta Europa, tra cui EASE, l’Associazione europea per lo stoccaggio dell’energia, con sede a Bruxelles, che dal 2011 si occupa di energy storage per spingere la transizione dei sistemi energetici e che ad oggi rappresenta più di 50 membri.
Oltre allo sviluppo delle infrastrutture di ricerca nel settore dell’accumulo di energia, le attività del progetto europeo stoRIES riguarderanno il miglioramento dei materiali utilizzati in questo campo con lo scopo di ridurre i costi delle tecnologie di accumulo e renderle più flessibili e competitive.
Il ruolo dell’ENEA riguarderà principalmente l’ibridizzazione, ossia l’integrazione di diverse tecnologie e sistemi di accumulo per accrescere flessibilità ed efficienza, dedicando particolare attenzione gli aspetti e alle ricadute in ambito sociale, tecnologico e ambientale che riguardano questa tecnologia.
“StoRIES è un progetto strategico per l’ENEA e per l’Italia, in quanto permetterà di approfondire e declinare il concetto di ibridizzazione delle diverse forme di stoccaggio chimico, termico ed elettrochimico in sinergia con numerosi altri gruppi di ricerca", afferma Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, il quale aggiunge che per questo progetto verrà messo a disposizione il supercalcolatore CRESCO, che fornisce servizi computazionali avanzati e che verrà usato come piattaforma sperimentale per lo sviluppo e la caratterizzazione di nuovi materiali e componenti per l’accumulo termico, ed il laboratorio ENEA dedicato allo studio e ai test delle tecnologie power-to-gas.
Il progetto, chiamato stoRIES (acronimo di Storage Research Infrastructure Eco-System) avrà una durata di 4 anni e sarà gestito dai ricercatori del KIT (Karlsruher Institut für Technologie), l’università e centro di ricerca nazionale tedesco.
Per lo sviluppo della prima rete di ricerca europea verranno coinvolti 47 partner provenienti da 17 diversi paesi, di cui 16 parteciperanno attivamente e si occuperanno di ricerca e sviluppo mettendo a disposizione le proprie infrastrutture, mentre i restati 31 verranno coinvolti unicamente rendendo disponibili per le varie attività le proprie infrastrutture. Nel complesso, il progetto stoRIES potrà avvalersi in totale di 64 infrastrutture di ricerca e di 5 aree dedicate alle tecnologie per l’accumulo energetico, con l’ulteriore supporto di 80 sostenitori esterni.
A rappresentare l’Italia ci saranno l’ENEA, CNR ed ENI, che collaboreranno con gli altri partner del progetto quali istituzioni, organismi di ricerca, istituti tecnologici, università e associazioni provenienti da tutta Europa, tra cui EASE, l’Associazione europea per lo stoccaggio dell’energia, con sede a Bruxelles, che dal 2011 si occupa di energy storage per spingere la transizione dei sistemi energetici e che ad oggi rappresenta più di 50 membri.
Oltre allo sviluppo delle infrastrutture di ricerca nel settore dell’accumulo di energia, le attività del progetto europeo stoRIES riguarderanno il miglioramento dei materiali utilizzati in questo campo con lo scopo di ridurre i costi delle tecnologie di accumulo e renderle più flessibili e competitive.
Il ruolo dell’ENEA riguarderà principalmente l’ibridizzazione, ossia l’integrazione di diverse tecnologie e sistemi di accumulo per accrescere flessibilità ed efficienza, dedicando particolare attenzione gli aspetti e alle ricadute in ambito sociale, tecnologico e ambientale che riguardano questa tecnologia.
“StoRIES è un progetto strategico per l’ENEA e per l’Italia, in quanto permetterà di approfondire e declinare il concetto di ibridizzazione delle diverse forme di stoccaggio chimico, termico ed elettrochimico in sinergia con numerosi altri gruppi di ricerca", afferma Giorgio Graditi, Direttore del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA, il quale aggiunge che per questo progetto verrà messo a disposizione il supercalcolatore CRESCO, che fornisce servizi computazionali avanzati e che verrà usato come piattaforma sperimentale per lo sviluppo e la caratterizzazione di nuovi materiali e componenti per l’accumulo termico, ed il laboratorio ENEA dedicato allo studio e ai test delle tecnologie power-to-gas.