Valvolame, rubinetteria, attuatori, raccorderia e tubi flessibili: il mercato italiano si sta riprendendo bene
Il settore rappresentato da AVR, Associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria, ritorna ai livelli pre-covid ma le previsioni positive potrebbero cambiare

Buone previsioni di mercato per il 2021 per il segmento italiano di valvolame, rubinetteria, attuatori, raccorderia e tubi flessibili secondo AVR, l’associazione che rappresenta i costruttori di valvole e rubinetteria, parte di Anima Confindustria.
Il 2020 è stato un anno decisamente molto difficile per tutti i comparti del settore, quali raccordi, cromato, industriali, bronzo e ottone, che l’anno scorso ha registrato una caduta del 10,3% rispetto al 2019. La buona notizia è che sembra essersi completamente ripreso nel 2021, con un fatturato che, stando alle analisi, potrebbe arrivare a 7,7 miliardi di euro, ottenendo così un +14,1% rispetto al 2020.
Anche i dati sull’esportazione indicano valori molto positivi, che ricordano quelli prima della pandemia, con il fatturato che raggiunge i livelli del 2019; anche in questo caso il Made in Italy è molto apprezzato all’esterno, soprattutto in Germania, Stati Uniti e Arabia Saudita, e anche il mercato verso la Cina, piano piano, si sta aprendo. Per quanto riguarda l’aspetto lavorativo, nonostante la pandemia in Italia l’occupazione nel settore valvole e rubinetti rimane stabile, con l’impiego di oltre 27.000 addetti.
AVR sottolinea però che, nonostante le previsioni future per il mercato di valvolame, rubinetteria, attuatori, raccorderia e tubi flessibili siano molto positive, bisogna tenere conto di diversi fattori che proprio in quest’ultimo periodo potrebbero influenzare il settore, come l’aumento dei costi energetici, la difficoltà nel reperimento delle materie prime e la nuova ondata di Covid-19.
Per contrastare gli effetti negativi sul mercato e per un suo sviluppo ulteriore, l’associazione sta collaborando attivamente con enti e istituzioni per individuare misure che possano incentivare, sia nell’edilizia pubblica che in quella privata, l’utilizzo di tecnologie più efficienti e moderne.
“Oggi abbiamo una grande opportunità chiamata PNRR, che dobbiamo utilizzare al meglio. Come AVR siamo soddisfatti della conferma del Bonus Idrico, ma per sfruttare al massimo le potenzialità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarebbe necessario incentivare anche altre misure che garantirebbero un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, come promuovere l’utilizzo delle valvole termostatiche e di bilanciamento” dichiara Sandro Bonomi, presidente di AVR.