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Solarcentury 21.02.2013
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Un impianto fotovoltaico per tagliare i costi energetici di una Residenza pubblica per Anziani

Solarcentury ha realizzato un impianto fotovoltaico con 180 moduli sul tetto di una residenza per anziani in provincia di Milano.
Gli obiettivi di efficienza energetica nell’edilizia fissati dall’UE e dalle varie normative nazionali spingono soprattutto per la riqualificazione e il risparmio energetico degli edifici pubblici.
Proprio il settore edilizio pubblico potrebbe nei prossimi anni diventare una fetta rilevante del mercato dell’efficientamento energetico e delle rinnovabili.
 
In quest’ottica l’RSA San Remigio, la Residenza pubblica per Anziani non Autosufficienti di Busto Garolfo (MI), ha scelto di installare un impianto fotovoltaico a tetto con lo scopo di risparmiare energia e ottenere un ritorno economico.
L’impianto, realizzato da Solarcentury in poco più di un mese, è costituito da cinque falde diverse in lamiera grecata studiate dallo studio di progettazione Zucal.
I moduli sono posizionati sulla copertura inclinata in direzione sud, est e ovest: l’impianto, di circa 300 m2, è costituito da 180 moduli monocristallini QCells da 250 Wp ciascuno per un totale di 45 kWp.
I moduli sono affiancati da quattro inverter Power One situati in una zona protetta del vano tecnico in copertura.
La produzione annua prevista di 52.000 kWh consentirà di evitare l’emissione in atmosfera di 26.000 Kg. di CO2 e di ottenere ricavi, per il primo anno, pari a 13 mila euro.
 
Essendo un impianto installato su un edificio pubblico, l’intervento potrà accedere alle tariffe incentivanti del Quarto Conto Energia.
 

I benefici di un impianto fotovoltaico

 
L’impianto realizzato in questo immobile pubblico si spera possa spingere altri enti pubblici a valutare interventi di questo tipo: un impianto a fonti rinnovabili consentirebbe infatti l’autosufficienza energetica agli utenti dell’edificio, ridurrebbe le emissioni di CO2 in atmosfera ed incrementerebbe l’efficienza energetica degli edifici pubblici, indicati dall’UE come settore immobiliare principale su cui intervenire.
 

Gli obblighi comunitari per l’efficienza energetica in edilizia

 
Gli immobili pubblici sono i maggiori responsabili delle perdite di energia nell’atmosfera con conseguenze ormai note.
Proprio per questo motivo nei prossimi anni diventeranno gli edifici più numerosi da riqualificare: tutti gli stati membri dell’UE, infatti, dovranno garantire entro l’1 gennaio 2014, la riqualificazione del 3% del totale degli edifici proprietà delle PA superiori a 500 m2 di metratura. Da luglio 2015 l’obbligo verrà esteso anche agli edifici fino a 250 m2. Gli Stati potranno anche decidere di estendere alle amministrazioni di livello inferiore, i processi di riqualificazione