Tecnosystemi è partner di Orbits

Oggi siamo immersi nella quarta rivoluzione digitale, dominata dall’intelligenza artificiale, che ci offre immense opportunità ma anche sfide importanti. Il suo impatto sta rimodellando le dinamiche competitive e, per un’azienda come la nostra, sempre al fianco del cliente in questo processo epocale, il cambiamento non è più un'opzione, ma una necessità.

Un format unico per riflettere sulle opportunità dell'evoluzione digitale

Lo scorso 25 settembre siamo stati a Milano, al Teatro Alcione per l'apertura di Orbits, la prima tappa di un tour internazionale che toccherà nei prossimi mesi anche Londra, New York e Roma.

La voce narrante di Luciano Floridi, filosofo fra i massimi esperti di etica del digitale e dell’informazione, è protagonista di un format inedito basato su un linguaggio narrativo contemporaneo,che riporta la filosofia al centro di un’Agorà di dibattito e riflessione sull’evoluzione digitale.

La centralità dell’Essere Umani in Tecnosystemi

La nostra vocazione per l’imprenditoria civile abbraccia valori fondamentali come la sostenibilità e la tutela del benessere delle persone. In quest’ottica, il miglioramento continuo è alla base della nostra cultura del cambiamento e alimenta la nostra visione a lungo termine, guidando relazioni, processi e obiettivi sempre più ambiziosi, soprattutto in un'era governata da una grande rivoluzione digitale come è quella in corso.

“Abbiamo deciso di scommettere su un format innovativo come quello di Orbits per metterci in gioco da protagonisti nell’evoluzione digitale che sta ridisegnando perimetri e processi del mondo d’impresa. Ma abbiamo voluto farlo sposando un approccio quasi sperimentale, antropocentrico, che fosse espressione dei nostri valori e della nostra vision d’impresa” - racconta la nostra AD Anna Munari - “La dimensione umana e quella relazionale sono da sempre il nostro asset strategico più importante e siamo convinti che, soprattutto dopo l’avvento dell’intelligenza artificiale, sia fondamentale, anche in azienda, valorizzarne la complessità e il potenziale generativo”.