Sviluppo di centri di formazione in Tunisia: le Nazioni Unite incaricano il Centro Studi Galileo

Gli attuali centri di formazione in Tunisia utilizzano, nell’ambito dei corsi tenuti, gas refrigeranti dannosi per l’ozono e non conformi agli standard europei. Ecco perché al Centro Studi Galileo è stato affidato, dalle Nazioni Unite, il compito di trasformare i centri esistenti in strutture formative tecnologicamente avanzate.
Analizzare la situazione attuale, istituire corsi per i nuovi gas refrigeranti e rimodernare metodi formativi e strumenti saranno i primi passi per garantire ai tecnici tunisini un Patentino Frigoristi e un livello di formazione al passo con le regolamentazioni internazionali.

Marco Buoni (Direttore Tecnico) e Madi Sakande (Docente CSG) sono partiti ieri per la Tunisia e hanno partecipato al meeting inaugurale del progetto, finalizzato a tirare le somme in merito alla situazione formativa dei tecnici tunisini.
Obiettivo del progetto è assistere i centri tunisini nell’aggiornamento dei moduli formativi, fornire loro corsi nuovi e aggiornati e supportarli nel valutare e implementare le attrezzature formative a disposizione.

Intenso il calendario del personale CSG per i prossimi giorni. Sono previsti, infatti, un incontro con i rappresentanti di CENAFFIF e ATFP, finalizzato alla presentazione di una proposta di aggiornamento formativo su refrigerazione e climatizzazione; la visita ai cinque centri di formazione per valutarne le condizioni; la progettazione e realizzazione del programma di formazione.

Al termine del progetto, si stimano la formazione e la certificazione di circa 500 tecnici in tutti i principali settori della refrigerazione e del condizionamento.