Speciale 135
L'efficientamento energetico degli edifici storici
Articolo di Maurizio Cudicio

Soluzioni impiantistiche per l’efficientamento energetico degli edifici storici

IMPIANTI AD ESPANSIONE DIRETTA

Gli impianti a espansione diretta sono impianti poco usuali da trovare negli interventi di efficientamento energetico degli edifici, ma che di fatto contengono innumerevoli vantaggi.
I vantaggi ottenibili da tali sistemi possono essere riassunti nei seguenti punti:
  • Tubazioni per la distribuzione del freon allo stato liquido o allo stato gassoso di dimensioni ridotte con conseguente riduzione degli ingombri necessari al loro passaggio;
  • Linee distributive con peso nettamente inferiore rispetto a tubazioni che trasportano acqua con conseguenti benefici per quanto riguarda l’aspetto strutturale dell’edificio;
  • Nessuna presenza di acqua circolante all’interno dell’edificio. L’eventuale rottura di una tubazione trasportante acqua, potrebbe causare ingenti dianni agli elementi architettonici e decorativi;
  • Ampia gamma di terminali di erogazione ambiente in grado di trovare la migliore collocazione ed integrazione architettonica che preservi la conformazione dell’edificio;
  • Unità esterne di dimensioni contenute e maggiormente occultabili alla vista;
  • Assenza di generatori di calore alimentati a gas che richiederebbero la realizzazione di tubazioni di adduzione del gas metano esterne e soprattutto camini, particolarmente impattanti a livello prospettico;
  • Nessun rischio di congelamento delle tubazioni in caso di inattività o non utilizzabilità dell’edificio;
  • Facilità di regolazione ed utilizzo con possibilità di controllo differenziato delle condizioni ambientali nel caso di adozione di sistemi di climatizzazione del tipo a recupero di calore;
  • Possibilità di adottare sistemi localizzati per il rinnovo dell’aria con conseguente riduzione degli ingombri delle unità, possibilità di controllo dell’umidità relativa e maggiore flessibilità di utilizzo degli ambienti.

IMPIANTI IDRONICI

Gli impianti idronici sono di fatto i sistemi maggiormente conosciuti e diffusi per la realizzazione di impianti di climatizzazione. Molto interessanti sono le soluzioni che prevendono sistemi a bassa temperatura quali impianti radianti a pavimento, che molto spesso vengono utilizzati in ambienti ad elevata altezza, o sistemi radianti da annegare nelle strutture.
Ovviamente gli impianti idronici con terminali radianti annegati nelle strutture portano i seguenti vantaggi:
  • Temperatura superficiale richiesta molto bassa con conseguente possibilità di utilizzare fluidi a bassa temperatura che possono essere accoppianti a sistemi in pompa di calore;
  • Temperatura operante ottimale ed omogenea sull’intero locale;
  • Temperatura ambiente più bassa rispetto ad altri sistemi con conseguente annullamento di moti convettivi;
  • Assenza di condizioni che possano portare a bruciare il pulviscolo presente nell’aria con conseguente riduzione del fattore di sporcamento delle superfici edili.
Di fatto però gli impianti di tipo radiante richiedono il supporto di un dispositivo per il rinnovo dell’aria e il controllo della percentuale di umidità relativa interna soprattutto nel periodo estivo, dove è necessario abbattere la quota di calore latente all’interno degli ambienti. Non va infine dimenticato che gli impianti radianti garantiscono elevati livelli di comfort per quanto riguarda la temperatura ambiente, ma di contro, hanno tempi di messa a regime e ridotto adattamento alle variazioni repentine delle condizioni interne in caso di modifica dei carichi endogeni ambientali.

Impianti con unità di climatizzazione di precisione ad acqua

L’adozione di terminali idronici richiede particolare attenzione al fine di garantire la possibilità di regolare in modo differenziato la temperatura nei diversi ambienti. Capita spesso nelle mezze stagioni, infatti, che alcuni locali richiedano di essere riscaldati mentre altri di essere climatizzati. E’ per questo motivo che risulta essere particolarmente interessante adottare terminali con doppia batteria e sviluppare impianti del tipo a quattro tubi. Questi terminali possono essere alimentati contemporaneamente con acqua calda o con acqua refrigerata permettendo di riscaldare o raffrescare un ambiente. Esistono inoltre dei terminali idronici con tecnologia evoluta che permettono anche il controllo dell’umidità relativa interna, limitando, se non quasi annullando, la necessità di adottare l’impianto di un sistema di ventilazione d’aria primaria. Le unità ambientali sono inoltre caratterizzate da interessanti soluzioni tecnico-costruttive che garantiscono il massimo controllo delle condizioni termo-igrometriche all’interno dei locali.

Il controllo dell’umidità relativa dell’aria nel periodo di riscaldamento viene affidato ad uno specifico umidificatore a ultrasuoni, controllato automaticamente in tutte le funzioni. L’umidificatore è dotato di valvola di carico, valvola scarico, filtro, misuratore amperometrico, sensore massimo livello e autodiagnosi.

Ma è anche possibile ridurre il numero delle tubazioni di alimentazione dei terminali ambiente adottando delle valvole a 6 vie motorizzate, per la gestione di sistemi a quattro tubi con riscaldamento e raffrescamento disponibili contemporaneamente. Con una sola valvola, è possibile svolgere la funzione svolta da due valvole di zona motorizzate risolvendo agevolmente la complicazione della loro sincronizzazione per le aperture/chiusure delle due sorgenti. Le valvole di zona a sei vie permettono il cambio di stato (posizioni dello stelo a 0° e 90°).


L’IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL’ARIA

Gli impianti per il trattamento ed il rinnovo dell’aria ambiente sono impianti spesso necessari se non vitali all’interno degli edifici storici. Questo per il fatto che un impianto trattamento aria installato nel caso di restauro di immobili storici permette di:
  • Controllare il livello di umidità relativa all’interno dei locali;
  • Garantire un corretto ricambio dell’aria negli ambienti mantenendo livelli di CO2 accettabili;
  • Ridurre l’ingresso d inquinanti o sostanze aero-disperse che potrebbero danneggiare strutture o arredi interni;
  • Garantire la corretta temperatura interna anche con cambi repentini delle condizioni interne (Variazione di persone, accensione di luci o altri carichi endogeni);
  • Nessuna veicolazione di liquidi all’interno dei locali.
Di contro, però, gli impianti aeraulici soffrono dell’invasività dei condotti distributivi, che ne limita la scelta ogni qualvolta l’edificio ospitante richiede il totale rispetto dell’architettura storica che lo dovesse caratterizzare.
Ad ogni modo è possibile, per edifici storici soggetti a particolari vincoli, ridurre il numero dei ricambi dell’aria per garantire il mantenimento delle condizioni interne, gestendo in modo preventivo il flusso di persone presenti negli ambienti.

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