Focus Dal mondo

20.07.2022

Serve il 50% in più di rame per raggiungere gli obiettivi Net Zero entro il 2035 ma le risorse minerarie scarseggiano 

Uno studio di IHS e S&P Global dimostra come il futuro incremento della domanda di rame, applicato principalmente a fotovoltaico, eolico e mobilità elettrica, non potrà essere soddisfatto dall’attuale quantità presente sul mercato 

Per raggiungere gli obiettivi prefissati durante la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP21) e soddisfare i requisiti Net Zero, la richiesta globale di rame è destinata a raddoppiare, passando da poco più di 25 milioni di tonnellate nel 2021 a circa 49 milioni di tonnellate nel 2035

La domanda di rame, in qualità di perfetto conduttore di elettricità, è aumentata notevolmente a causa del suo impiego in numerose applicazioni, quali fotovoltaico, eolico, nucleare, idroelettrico e anche per le batterie dei nuovi mezzi di trasporto elettrificati. 

Secondo “The Future of Copper: Will the looming supply gap short-circuit the energy transition?”, lo studio condotto da IHS e S&P Global, la quantità di rame attualmente richiesta dal mercato non ha precedenti nella storia del commercio di minerali, per cui diverse organizzazioni internazionali e governi nazionali hanno lanciato un allarme circa la capacità di soddisfare la vasta crescita della domanda di minerali richiesti dalla corsa a zero emissioni nette. 

Le criticità legate all’utilizzo del rame 

Gli obiettivi fissati al 2050 riguardanti la totale eliminazione dell’utilizzo di combustibili fossili per la produzione di energia elettrica e per la mobilità e la riduzione delle emissioni in vista della neutralità dal carbonio, hanno condotto le più grandi Nazioni del mondo ad adottare fonti di energia rinnovabile

Le tecnologie legate alla transizione energetica hanno un'intensità minerale maggiore rispetto alle tradizionali tecnologie automobilistiche ed energetiche e la loro rapida diffusione e, soprattutto nei Paesi economicamente più avvantaggiati come gli Stati Uniti, la Cina e l’Europa, faranno triplicare la domanda di rame entro il 2035 a causa dell’implementazione rapida e su larga scala di tecnologie come veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica, fotovoltaico, eolico e batterie. 

Purtroppo, il quantitativo di rame pronto per essere estratto e lavorato presente al momento in natura non riuscirà a soddisfare l’incremento della domanda dei prossimi decenni.  

Secondo le stime Iea, attualmente servono in media 16 anni per sviluppare una nuova miniera, il che significa che un nuovo sito, che richieda il permesso oggi, non diventerebbe produttivo in tempo per soddisfare la richiesta futura. 

Le stime degli esperti  

Stando alle previsioni degli esperti, si verificheranno carenze di approvvigionamento annuali di rame che sfioreranno quasi i 10 milioni di tonnellate nel 2035, equivalenti al 20% della domanda di minerale necessario per la completa decarbonizzazione prevista per la metà del secolo. 

Lo studio di IHS e S&P Global dichiara che il picco della domanda di rame dovrebbe essere raggiunto a metà degli anni 2030, rallentare nel 2040, per poi vedere un ulteriore incremento entro il 2050.  

Il rame è il miglior conduttore elettrico e termico in termini di efficienza, secondo soltanto all’argento che, a causa dei suoi costi proibitivi, non può essere utilizzato come materiale nel campo dell’elettrificazione. Questo minerale, inoltre, permette di ridurre lo spazio occupato dai cavi negli impianti, i quali dovrebbero essere molto più larghi nel caso si utilizzassero metalli sostitutivi ma comunque meno performanti. 

Il prospetto futuro fornito da IHS e S&P Global da non è dei migliori: la scarsità di rame contribuirà all’incremento dei prezzi per estrarlo, raffinarlo e acquistarlo, perciò sarebbe auspicabile un intervento puntuale e immediato dei governi per trovare soluzioni all’utilizzo di questo materiale in così tanti settori impegnati nella transizione energetica. 

Per avere maggiori informazioni sullo studio condotto da IHS e S&P Global puoi scaricare gratuitamente il PDF "The Future of Copper".

Documentazione disponibile

The Future of Copper - IHS e S&P Global
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