Speciale 46
Progettazione integrata per il risparmio energetico
Alcuni contenuti di questo speciale:
Prodotto di: Honeywell Srl

Regolazione e monitoraggio: le chiavi del risparmio energetico secondo Honeywell

Centraline by Honeywell, forte dell’esperienza acquisita in tutto il mondo, ha le idee chiare: gli interventi sulla regolazione, legati in particolare al riscaldamento e al raffrescamento, la più energivora tra le varie attività di un edificio (dal 50 al 70% del consumo totale), possono portare benefici variabili dal 5% al 20% in meno di 6 mesi, con ritorni sull’investimento facilmente inferiori all’anno.
Come si procede per ottenere questi risultati? Il primo passo è monitorare l’edificio, capirne il funzionamento, i consumi e le dinamiche di utilizzo. In secondo luogo occorre definire un riferimento univoco (la baseline) a cui paragonare i consumi, definire i KPI (key performance indicators) rilevanti per l’edificio e il suo utilizzo e cominciare a dettagliare gli interventi che porteranno a un miglioramento prestazionale.
E’ importante che il processo sia continuo; deve prevedere un cruscotto (dashboard) fruibile da tutti i portatori di interesse e non solo i facility manager. Cruscotti facili da capire anche per i responsabili finanziari, che indichino come gli interventi effettuati abbiano ritorni economici misurabili.
L’efficientamento energetico non è più prerogativa di tecnici che parlano con tecnici, non è più un imposizione dall’alto, non è un mero discorso d’immagine: è un investimento consapevole del proprietario che coscientemente investe nel miglioramento delle perfomance dell’edificio, perchè ciò porterà un guadagno sul breve-medio periodo superiore a qualsiasi altro investimento finanziario possibile.
Come si procede per ottenere questi risultati? Il primo passo è monitorare l’edificio, capirne il funzionamento, i consumi e le dinamiche di utilizzo. In secondo luogo occorre definire un riferimento univoco (la baseline) a cui paragonare i consumi, definire i KPI (key performance indicators) rilevanti per l’edificio e il suo utilizzo e cominciare a dettagliare gli interventi che porteranno a un miglioramento prestazionale.
E’ importante che il processo sia continuo; deve prevedere un cruscotto (dashboard) fruibile da tutti i portatori di interesse e non solo i facility manager. Cruscotti facili da capire anche per i responsabili finanziari, che indichino come gli interventi effettuati abbiano ritorni economici misurabili.
L’efficientamento energetico non è più prerogativa di tecnici che parlano con tecnici, non è più un imposizione dall’alto, non è un mero discorso d’immagine: è un investimento consapevole del proprietario che coscientemente investe nel miglioramento delle perfomance dell’edificio, perchè ciò porterà un guadagno sul breve-medio periodo superiore a qualsiasi altro investimento finanziario possibile.