Focus Efficienza Energetica

06.05.2025

Pompe di calore protagoniste al Parlamento europeo: tra sicurezza energetica e competitività industriale

A Bruxelles si riaccende il dibattito sul futuro delle pompe di calore: sicurezza energetica, mercato e strategie UE al centro del tavolo di lavoro europeo

Il 24 aprile, all’interno del Parlamento europeo si è svolto un incontro cruciale dedicato al ruolo delle pompe di calore nella strategia energetica dell’Unione. Nonostante l’avvio anticipato dei lavori, l’evento ha registrato un’ampia partecipazione di eurodeputati, rappresentanti dell’industria e operatori del settore.

Il tema centrale? La necessità di accelerare la diffusione delle pompe di calore per consolidare l’indipendenza energetica dell’Europa, ridurre l’importazione di combustibili fossili e raggiungere gli obiettivi climatici fissati.

Pompe di calore strategiche per ridurre la dipendenza energetica, ma servono politiche di sostegno

Secondo i dati illustrati, la sola sostituzione del 7% delle caldaie a combustibili fossili con pompe di calore permetterebbe di ridurre in modo significativo l’import di energia dalla Russia per usi residenziali.

Organizzato dall’Associazione europea delle pompe di calore (EHPA) con il supporto dell’eurodeputato Thomas Pellerin-Carlin, il confronto ha approfondito come le tecnologie di riscaldamento pulite possano contribuire alla sicurezza energetica dell’UE in un contesto geopolitico instabile, rafforzando al contempo il tessuto industriale europeo.

Daniel Wetzel, dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), ha evidenziato che le pompe di calore hanno inciso per circa il 10% nella riduzione delle importazioni di gas dell’UE nel 2024. Tuttavia, nonostante l’espansione globale del comparto, il mercato europeo ha segnato una battuta d’arresto, con un calo del 21% nelle vendite rispetto all’anno precedente. Una delle principali criticità individuate è l’elevato costo dell’elettricità, che scoraggia la transizione verso queste tecnologie.

Serve una strategia UE forte: investimenti, tariffe e politiche industriali per sostenere la transizione

Paul Kenny, direttore generale dell’EHPA, ha sottolineato la necessità di un’azione coordinata a livello comunitario per rendere le pompe di calore l’opzione più competitiva. Tra le soluzioni proposte: una revisione della struttura tariffaria dell’energia elettrica e un piano di investimenti a lungo termine in produzione, ricerca e infrastrutture.

Durante l’evento, è emersa anche la dimensione sociale della transizione. Pellerin-Carlin ha riportato il caso di uno stabilimento francese dove il rallentamento della domanda ha portato alla perdita di centinaia di posti di lavoro, segnalando la necessità di politiche industriali robuste per sostenere il settore.

L’incontro ha, quindi, rappresentato un chiaro segnale politico: raggiungere gli obiettivi del piano REPowerEU – 60 milioni di pompe di calore installate entro il 2030 – è una sfida ambiziosa ma necessaria. Al centro, la volontà condivisa di costruire un sistema energetico più sicuro, sostenibile e competitivo, che metta al centro cittadini, imprese e comunità.

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