Speciale 184
Pompe di calore: le protagoniste dell'efficienza energetica e del risparmio
Intervista a Marco Dall'Ombra, Capogruppo Pompe di calore di Assoclima

Pompe di calore: il motore della transizione energetica in Italia

Le pompe di calore stanno diventando una soluzione sempre più diffusa nel contesto nazionale. Ma quali sono le prospettive future per questa tecnologia e le sfide ancora da affrontare? Ne abbiamo parlato con Marco dall’Ombra, Capogruppo Pompe di calore di Assoclima.

 

In che modo le innovazioni tecnologiche hanno influenzato l’efficienza e l’efficacia delle pompe di calore negli anni?

Le innovazioni tecnologiche hanno avuto un impatto significativo sull’efficienza e sulle prestazioni complessive delle pompe di calore nel corso degli anni. Il miglioramento dell’efficienza è legato all’introduzione dell’inverter per controllare il compressore, che ha offerto la possibilità di adattare in continuo la potenza alle effettive necessità.

Il risultato? Minori consumi, più efficienza e migliore comfort in ambiente.

Parallelamente, c’è stata un’evoluzione significativa anche nel campo dei refrigeranti, con il passaggio dal R22, al R410A sino all’attuale R32. Ad ogni passaggio si sono acquisiti benefici significativi quali un minore impatto ambientale, la riduzione della carica a parità di resa, temperature esterne di funzionamento più basse (fino a -25°C) e temperature di mandata dell’acqua più elevate, per le versioni aria-acqua/acqua. All’orizzonte i refrigeranti non fluorurati la cui adozione porterà nuovi e significativi benefici.

 

Qual è il tasso di adozione delle pompe di calore in Italia negli ultimi anni e quali fattori hanno contribuito maggiormente a questa tendenza?

Il tasso di adozione delle pompe di calore in Italia è stato molto sostenuto negli ultimi 15 anni, grazie alla grande varietà di prodotti nei quali è presente e alle molteplici sorgenti che può utilizzare (aria, acqua, terreno). Dal 2008 ad oggi, non c’è tipologia di prodotto all’interno della quale la percentuale di versioni a pompa di calore non sia cresciuta a valori ormai prossimi al 100%.

Questa evoluzione ha stimolato i clienti a sostituire o scegliere nel caso di prima installazione, delle pompe di calore elettriche. Il risultato è che il parco installato ha un’età media molto bassa (7 anni a fronte di una durata media statistica convenzionale di 15) che scende a soli 4 anni per le macchine aria acqua di piccola potenzia che stanno iniziando a sostituire i sistemi che utilizzando fonti fossili nelle abitazioni esistenti.

La pompa di calore, come unico dispositivo presente nelle abitazioni residenziali esistenti è ancora all’inizio del suo ciclo di diffusione.

Questa tendenza è sostenuta da diversi fattori chiave:

  • le pompe di calore rappresentano una soluzione integrata capace di soddisfare le necessità di riscaldamento invernale, climatizzazione estiva e produzione di acqua calda sanitaria;
  • offrono un costo di investimento inferiore rispetto a quello richiesto da impianti separati;
  • poiché efficienti, hanno minori costi di esercizio e di conseguenza un tempo di ritorno dell’investimento ridotto;
  • sono caratterizzate da semplicità d’uso e costi di manutenzione limitati.

 

Parliamo di incentivi statali: quali sono quelli maggiormente richiesti? Sono o non sono determinanti per lo sviluppo del mercato delle pompe di calore?

Gli incentivi statali hanno svolto un ruolo cruciale nello sviluppo del mercato delle pompe di calore in Italia. Prima dell’introduzione del Superbonus 110%, gli incentivi più popolari erano l’Ecobonus, che prevedeva detrazione dal 50% al 65%, e il Conto Termico.

Questi incentivi sono stati determinanti per il settore, in quanto il costo iniziale per l’installazione di pompe di calore nel segmento residenziale è generalmente più elevato rispetto alle tecnologie basate sui combustibili fossili, soprattutto perché la domanda è stata tradizionalmente limitata alle funzioni di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.

Per assicurare che gli incentivi non siano vanificati dal costo di esercizio, è cruciale che il rapporto tra il costo dell'energia elettrica e del gas (per KWh termico prodotto) sia stabilito e manutenuto stabile nel tempo ad un valore di 2. Questo sarebbe un incentivo aggiuntivo per chi acquista una pompa di calore, rendendo l'operatività quotidiana economicamente vantaggiosa.

Con Marco Dall'Ombra abbiamo parlato anche di pompe di calore industriali e di ultime innovazioni. Scarica lo Speciale per leggere l'intervista completa!

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