Più efficienza e meno ingombro: le logiche della nuova climatizzazione
Siamo senz’altro abituati a diffuse analisi tecniche, consigli e indicazioni che riguardano le scelte impiantistiche per la climatizzazione edilizia, in riferimento all’efficienza energetica e allo sviluppo sostenibile degli interventi. In effetti, è abbastanza semplice reperire tali informazioni, esiste ormai un’amplia cultura tecnica corredata da letteratura e schede. Chiunque digiti alcune parole chiavi su un motore di ricerca inizia a navigare tra varie proposte, articoli e slogan.
I tecnici del settore sono tutti più o meno preparati e in grado di fornire consulenza, assistenza e progettazioni in risposta a clienti che intendono realizzare impianti termici su nuove unità abitative o in presenza di ristrutturazioni.
Tutto ciò è stato e continua a essere catalizzato dalle opportunità esistenti di incentivazione degli interventi. Occorre fare molta attenzione ma dimenandosi tra riferimenti normativi in continua evoluzione, pratiche e adempimenti, si riescono a ottenere consistenti risultati, oltre che per i fruitori finali anche per la comunità intera. Quest’ultima beneficia di un ammodernamento degli edifici, con interventi sostenibili per l’ambiente, e della possibilità di crescita e sviluppo economico attraverso un settore da tempo al palo.
Le scelte politiche e tecniche infatti indirizzano sull’adozione di sistemi e soluzioni che riducano le emissioni nell’ambiente e il consumo di energia.
In particolare, fondamentalmente si è incentivato:
- l’impiego di generatori termici con sempre più elevata efficienza al fine di ridurre, a parità di produzione, l’emissione di inquinanti atmosferici;
- la produzione di energia da fonti rinnovabili e pulite, riducendo il consumo e la dipendenza da quelli tradizionali, generalmente anche più impattanti per l’ambiente;
- l’uso di tecnologie e materiali da impiegare come involucri che ne aumentino le capacità isolanti, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici degli edifici.
Ora, non c’è dubbio che tutte queste alternative siano favorevoli alla riduzione dell’impatto ambientale, ma vanno bene tutte allo stesso modo quando ci troviamo a dover scegliere?
A prescindere dall’aspetto economico, dalla spesa che richiede l’impianto di un sistema rispetto a un altro (che andrebbe sicuramente ben valutata, a 360°), considerando interventi che comportano un esborso dello stesso ordine di grandezza, quali sono gli altri aspetti che valutiamo, i fattori che incidono sulla scelta degli impianti da realizzare nelle nostre abitazioni?