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14.02.2024

Pellet in Europa: il 56% dei consumatori lo sceglie per il minor impatto ambientale

Il nuovo studio di AIEL rivela che prezzo, qualità e sostenibilità hanno un ruolo fondamentale nelle scelte dei consumatori

Fonte dell'immagine: AIEL

 

Nell’ambito delle preferenze e delle tendenze di consumo del pellet in Europa, una nuova indagine condotta da ENplus® ha fornito approfondimenti significativi sui fattori che guidano le decisioni d’acquisto dei consumatori europei in questo settore.

Attraversi interviste realizzate in 21 Paesi, lo studio ha rivelato che una significativa porzione di consumatori opta per il pellet come soluzione di riscaldamento per la sua convenienza economica (52%) e per il minor impatto ambientale (56%).

Queste preferenze sottolineano l’importanza che prezzo, qualità e sostenibilità rivestono nelle scelte di acquisto.

 

L’80% dei consumatori acquista pellet da fornitori locali

I risultati dell’indagine hanno messo in luce che il costo del pellet e le certificazioni che ne attestano la qualità sono considerati elementi chiave da un ampio margine di intervistati: il 67% ritiene il prezzo estremamente rilevante nella valutazione dell’acquisto.

Interessante notare che solo una minima frazione dei partecipanti (3%) ritiene che il prezzo non influenzi la loro decisione d’acquisto. Inoltre l’80% dei consumatori preferisce acquistare pellet da fornitori locali, valorizzando la prossimità e forse anche il supporto all’economia locale, benchè si registri un incremento degli acquisti online, raddoppiati rispetto a un precedente sondaggio di ENplus®

L’apprezzamento per la rinnovabilità del pellet ha visto una crescita del 14% rispetto a due anni fa, riflettendo una crescente consapevolezza ambientale e la volontà di contribuire alla decarbonizzazione attraverso l’uso di biomasse legnose. ¼ dei consumatori ha inoltre menzionato il comfort e l’atmosfera accogliente generati dal riscaldamento a pellet come fattori motivanti.

Nonostante il mercato del pellet abbia subito un rallentamento a causa dello shock dei prezzi energetici nel biennio 2022-2023, il 93% degli intervistati si è dichiarato intenzionato a continuare ad utilizzare il pellet nei prossimi anni, segno di una certa stabilità di mercato. La normalizzazione dei prezzi potrebbe contribuire a rinvigorire l’interesse verso questo tipo di riscaldamento.

 

Gli incentivi governativi si sono rivelati significativi nel promuovere la transizione al pellet

L’indagine ha altresì esplorato l’impatto degli incentivi governativi, che si sono rivelati significativi nel promuovere la transizione al pellet in quei Paesi europei dove tali misure sono disponibili. In Italia, ad esempio, è possibile orientarsi tra le varie opzioni incentivanti consultando la Guida AIEL, che sottolinea l’importanza dell’utilizzo di pellet certificato.

L’analisi ha anche considerato il timing degli acquisti, evidenziando che circa la metà degli intervistati tende a rifornirsi all’inizio della stagione termica (settembre-dicembre), con un’accentuata tendenza in Italia a concentrare gli acquisti nel periodo pre-stagionale.

Quest’anno, tuttavia, la tendenza a fare scorta prima della fine dell’estate si è estesa a diversi mercati europei, con due terzi dei partecipanti che hanno segnalato di avere scorte residue prima dell’inizio della stagione termica.

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