Speciale 101
Speciale MCE 2016
Intervista

Oltre la Classe A: a MCE 2016 la casa del futuro con le 35 migliori tecnologie impiantistiche

Tecnologie impiantistiche, accessori, elettrodomestici, quadri di controllo… tutta l’innovazione dell’ultimo periodo in materia di comfort, efficienza energetica e sostenibilità era concentrata nella casa intelligente costruita in scala reale all’interno dell’area-evento Oltre la Classe A, a MCE 2016.

Oltre la Classe A è lo spazio creato che è stato creato all’interno del Padiglione 2, alla 40° edizione di Mostra Convegno Expocomfort, svoltasi dal 15 al 18 Marzo presso la fiera di Milano, in cui è stata presentata la cosiddetta “casa interattiva”, un edificio che conteneva le 35 migliori tecnologie impiantistiche selezionate dal Comitato Scientifico di MCE tra i 65 prodotti del Percorso Efficienza & Innovazione.

La casa del futuro, quindi, è stata presentata a MCE2016 per mettere in evidenza l’evoluzione della tecnologia in termini di risparmio energetico nel riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria, ma anche di controllo di tutte le tecnologie coesistenti per la loro integrazione.

Arredata e accessoriata, la casa di Oltre la Classe A era dotata di prodotti per la climatizzazione, ma anche di elettrodomestici, centraline, quadri di controllo e molte altre tecnologie per la building automation.

Per conoscere qualche curiosità in più sulla casa del futuro e sulle tecnologie innovative di cui è costituita abbiamo intervistato Giuliano dall’O del Politecnico di Milano, che ha presieduto il comitato scientifico responsabile della scelta dei vari prodotti inseriti nella struttura. 


Dott. Dall’O, con quali criteri avete scelto i prodotti e quali sono quelli più interessanti?

«Oltre la Classe A è il risultato finale di una selezione di prodotti che parte dal percorso Efficienza & Innovazione: le aziende che ritengono di avere dei prodotti innovativi aderiscono volontariamente a questo percorso, che prevede una prima scelta di un gruppo di aziende, dal quale poi ne vengono selezionate alcune per Oltre la Classe A. C’è un comitato scientifico responsabile della scelta, del quale io sono Presidente, come Politecnico di Milano.
Erano previsti dei criteri di partecipazione al percorso: il prodotto doveva essere recente, in produzione; doveva essere effettivamente un prodotto innovativo; si è tenuto conto dell’aspetto di efficienza energetica, di quello ambientale, ma anche, da quest’anno, dell’interfacciabilità di questo prodotto all’interno di un sistema di gestione (quindi molti dei prodotti esposti hanno anche un loro sistema di intelligenza nella loro predisposizione). Altro criterio: che ci sia una copertura di tutti i settori, quindi generazione, distribuzione, regolazione».


I prodotti sono stati scelti sulla base della copertura del fabbisogno dell’edificio intero?

«Certo, perché un impianto è costituito da tutta una serie di elementi. Oltre la Classe A dev’essere anche una sintesi del meglio della tecnologia, ma non è detto che il prodotto esposto qui sia il migliore in assoluto».


Questo edificio da voi costruito rappresenta un edificio a energia zero?

«Questo edificio rappresenta l’icona dell’edificio a energia zero. “Classe A” però significa anche immaginare un edificio con una serie di funzioni evolute: l’efficienza energetica è un primo step, ma ce ne sono molti altri. Il contestualizzare, all’interno di un edificio, alcuni componenti, è la novità importante di questa edizione di MCE. Il mostrare come si posizionano anche fisicamente è un grosso sforzo di comunicazione anche nei confronti di quei visitatori che non necessariamente collocano un prodotto all’interno di un sistema».


Stiamo andando verso un’idea diversa di costruzione dell’impianto: non si tratta più di distinguere tra impianto elettrico, termico, domotica…stiamo andando verso un’integrazione di tutte le discipline. Una manifestazione come la vostra, come si sta muovendo per andare incontro a questa tendenza di progettazione olistica?

«MCE ha colto questa opportunità in due modi, innanzitutto stimolando, attraverso il percorso Efficienza & Innovazione - Oltre la Classe A, gli aspetti dei prodotti che vanno un po’ oltre rispetto alla funzione base, quindi ha affrontato il problema dell’interfacciabilità del prodotto con il sistema. In secondo luogo, creando questa casa e dedicando uno spazio all’interno di questo padiglione a That’s Smart, un’iniziativa che si apre alla building automation applicata agli impianti, ma non solo. Questa edizione rappresenta un passaggio molto importante verso future edizioni alle quali si salterà l’ostacolo della separazione. Non solo integrazione degli impianti all’interno di un edificio, ma integrazione della casa nella città che cambia, che diventa smart».