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Nuovo Conto Termico semplificato: il CTI si riunisce per discutere nuove soluzioni di accesso agli incentivi

I nuovi criteri di ammissibilità all’incentivazione per il Conto Termico, oggetto di una tavola rotonda organizzata dal CTI.
Il CTI (Comitato Termotecnico Italiano) ha istituito un Gruppo Consultivo (GC), aperto ai suoi soci, che si riunirà a Milano il 29 settembre 2014 presso la sede dell’ente federato UNI, al fine di analizzare congiuntamente il testo del Decreto Sblocca-Italia, di recente entrata in vigore.

In particolare, la tavola rotonda istituita dal CTI si concentrerà sulla formulazione dell’art. 22 del DL n. 133/2014, ovvero sul nuovo Conto Termico semplificato, con l’obiettivo di discutere, elaborare e proporre in maniera condivisa eventuali osservazioni tecniche relative all’emendamento, da sottoporre all’attenzione delle autorità competenti.

Come già annunciato in precedenza, il nuovo Conto Termico semplificato contenuto nel Decreto Sblocca-Italia dovrebbe agevolare l'accessibilità di imprese, famiglie e soggetti pubblici ai contributi riconosciuti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per gli interventi di efficienza energetica.

Tra le misure adottate per semplificare le procedure di accesso ai contributi e dunque rendere più accattivanti gli stessi dinanzi ai privati e alla PA, unica grande assente nell’ultima graduatoria GSE sui richiedenti incentivo, figurano la disposizione di una modulistica predeterminata e la possibilità di accesso online al sistema.

Nelle intenzioni del CTI e del suo coordinatore, il Dott. Merlini Mattia, non vi è tanto la volontà di discutere sull’ammontare degli incentivi o l’ampliamento delle aree di intervento ammissibili, quanto piuttosto sui criteri di ammissibilità all’incentivazione richiesti per singola tipologia di intervento, ad esempio, i requisiti tecnici d’ impianto.

Trattandosi di un nuovo Conto Termico volto a semplificare la complessa macchina burocratica italiana per il rilascio e l’erogazione degli incentivi, la tavola rotonda del CTI dovrà servire proprio a proporre soluzioni valide ed efficaci per agevolare le fasi di verifica e controllo delle richieste, e dunque la loro ammissibilità agli incentivi previsti.

Lo stanziamento di risorse previsto a tal fine dovrebbe aggirarsi intorno ai 900 milioni di euro: circa 700 milioni da destinarsi alle domande dei privati, e 200 milioni per quelle delle PA.


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