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20.01.2023
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Mercato petrolifero, nel 2023 aumento della domanda fino a 1,9 milioni di barili al giorno. Ma l’offerta diminuirà

Le prospettive del nuovo rapporto IEA sul mercato petrolifero vedono un deficit domanda-offerta per il 2023

Il nuovo rapporto IEA sulle tendenze del mercato petrolifero nel 2023 parla chiaro. Dopo una diminuzione nel 2022, nel 2023 la domanda tornerà a crescere, a ritmo sostenuto, raggiungendo quasi 2 milioni di barili al giorno.

Ma l’offerta potrebbe non essere sufficiente, assestandosi a 1 milione di barili al giorno.

 

Mercato petrolifero: le prospettive per il 2023

Secondo le prospettive del rapporto, la domanda globale di petrolio aumenterà nel corso del 2023, fino a 1,9 milioni di barili al giorno.

Il carburante per aerei rimarrà la principale fonte di crescita, con un aumento di 840 mila barili al giorno.

Nel corso del 2022 la domanda di petrolio era diminuita, soprattutto nell’ultimo trimestre, nel quale l’offerta ha superato la domanda di oltre 1 mb/g, nonostante il taglio degli obiettivi di produzione e le interruzioni dell’offerta degli Stati Uniti a causa delle tempeste invernali.

Tuttavia, il clima mite, combinato anche con una debole attività industriale ha ridotto significativamente l’utilizzo del petrolio in Europa.

Gran parte del petrolio in eccesso sembra essere finito nei mercati emergenti, inclusa la Cina, ma soprattutto sulle petroliere in mare. Infatti, il petrolio sull’acqua è aumentato di ben 181 mb perché le petroliere, a causa della riallocazione dei flussi russi, devono percorrere distanze significativamente più lunghe.  

Nel primo semestre 2023, secondo l’IEA, ci sarà una ripresa della domanda. D’altra parte, però, secondo le prospettive, l’offerta mondiale di petrolio nel 2023 dovrebbe rallentare a 1 mb/g. Gli Stati Uniti saranno la principale fonte di petrolio insieme a Canada, Brasile e Guyana.

 

Russia e Cina: gli stati jolly nel mercato petrolifero

I due “Stati jolly” nelle prospettive del mercato petrolifero saranno Russia e Cina.

La Cina probabilmente sarà in testa per quanto riguarda la fornitura di petrolio, anche se, specifica il rapporto, restano ancora incerti i tempi di consegna. Infatti, le esportazioni di petrolio russo sono diminuite anche a causa della guerra russo-ucraina e delle sanzioni occidentali sul petrolio russo con il diesel tra i prodotti più a rischio.

La Russia, a dicembre 2022, ha esportato 1,2 mb/g di gasolio, di cui il 60% destinato all’UE.

Nel corso del 2023, secondo l’IEA, saranno Medio Oriente e Cina che forniranno sollievo in questo senso. Il rapporto specifica, infatti, che questi due paesi forniranno un importante quantitativo di diesel.

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