Le regioni ottengono il rinvio di una settimana per il decreto rinnovabili

Nessun accordo tra stato e regioni dopo la conferenza di ieri pomeriggio.
Il quarto conto energia sembra essere più lontano del previsto. Le regioni hanno infatti chiesto di rimandare a settimana prossima il riesame del testo: ´´abbiamo chiesto al governo – spiega il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, - un rinvio di una settimana del decreto sulle rinnovabili. Sono stati fatti alcuni passi avanti, ma per noi rimangono forti criticità”. ´´Confidiamo - ha aggiunto Errani – di raggiungere l´intesa la prossima settimana. E´ importante per i produttori e per la filiera industriale´´.
L´assessore alle attivita´ produttive della regione Toscana, Gianfranco Simoncini, ha spiegato i motivi del rinvio: ´´Non ci e´ stato dato modo di poter discutere un decreto di cui non condividiamo alcune parti´´. ´´In particolare –spiega Simoncini- ho chiesto che venga incentivato l´uso di materiali prodotti in Italia´´.
Le Regioni chiedono il rinvio del parere sulla bozza di decreto in materia di incentivi alle energie rinnovabili, ribadisce il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e sottolinea che "ci sono varie perplessita´".
Per Nichi Vendola, presidente della regione Puglia, ´´il governo con il suo provvedimento ha dato un colpo mortale, uccidendo la creatura delle energie rinnovabili, un settore dell´economia del nostro Paese vitale e con buone prospettive occupazionali.
Rimandato tutto a due giorni dalla scadenza del decreto legge 28/2011, il 30 Aprile.
La bozza del decreto, fatta circolare pochi giorni fa, sembra non piacere proprio a nessuno, in una lettera congiunta, infatti, le principali associazioni del settore, hanno espresso forti dubbi, mentre i sindacati e le imprese hanno promesso nuove agitazioni.