Focus Rinnovabili

14.09.2023

Le energie rinnovabili restano competitive nonostante l’inflazione: l’analisi IRENA

Nel corso del 2022 il comparto globale dell’energia ha risparmiato un considerevole importo di 520 miliardi di dollari sulle spese legate al carburante grazie all’impiego delle fonti energetiche rinnovabili

La crisi dei prezzi dei combustibili fossili ha accelerato la competitività delle fonti energetiche rinnovabili. Circa l’86% (ovvero 187 GW) di tutta la nuova capacità di produzione di energia rinnovabile introdotta nel 2022 aveva costi inferiori rispetto alla generazione di energia tramite combustibili fossili.

I dati relativi ai costi di produzione dell’energia rinnovabile nel 2022, pubblicati da IRENA, dimostrano che l’espansione delle energie rinnovabili avvenuta nel 2022 ha portato a un considerevole taglio delle spese nel settore elettrico globale, con un risparmio di almeno 520 miliardi di dollari nel 2022.

 

Le energie rinnovabili restano competitive e limitano il riscaldamento globale

Oltre ai suddetti risparmi, emergono notevoli benefici economici derivanti dalla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento atmosferico locale.

Senza l’adozione delle fonti energetiche rinnovabili, l’impatto economico causato dalla crisi dei prezzi dei combustibili fossili del 2022 sarebbe stato notevolmente più grave e forse oltre le possibilità di molti governi di mitigare gli effetti della crisi dei prezzi mediante finanziamenti pubblici.

Il nuovo rapporto IRENA evidenzia l’importante ruolo svolto dalle fonti energetiche rinnovabili a prezzi competitivi nell’affrontare le attuali crisi energetiche e climatiche, accelerando così la transizione verso il limite di riscaldamento globale di 1,5°C.

Le energie rinnovabili rappresentano punti cruciali nelle strategie dei Paesi per ridurre rapidamente, e forse eliminare gradualmente, l’uso dei combustibili fossili e per limitare i danni macroeconomici da essi derivanti, al fine di raggiungere emissioni nette pari a zero.

 

Energie rinnovabili: i prezzi del 2022

Il rapporto evidenzia che si è verificato un aumento dei costi delle materie prima e delle attrezzature nel 2022 che ha portato a tendenze divergenti in diversi Paesi.

Tuttavia, a livello globale, il costo medio ponderato dell’energia elettrica è diminuito del 3% per l’energia solare fotovoltaica su larga scala, del 5% per l’energia eolica onshore, del 2% per l’energia solare a concentrazione, del 13% per la bioenergia e del 13% per l’energia geotermica.

Solamente i costi legati all’energia eolica offshore e all’energia idroelettrica hanno registrato un aumento rispettivamente del 2% e del 18%, principalmente a causa della riduzione della quota cinese nella produzione di energia eolica offshore nel 2022 e del superamento dei costi in alcuni grandi progetti idroelettrici.

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