Speciale 142
L’isolamento acustico degli edifici: normativa di riferimento, materiali e utili accorgimenti
Articolo di Simone Michelotto

Isolamento acustico degli edifici e propagazione del suono

Dopo questa panoramica sulle caratteristiche del suono e sulla normativa vigente in materia di requisiti acustici degli edifici, si può evincere che la propagazione del suono tra gli ambienti avviene in maniera differente e dipende da molteplici fattori, alcuni dovuti a caratteristiche proprie del suono e della sua sorgente, altri dovuti alle caratteristiche degli ambienti stessi. I casi sono molteplici e piuttosto complessi, tuttavia è possibile fare alcune distinzioni e considerazioni per comprendere meglio quali siano le possibilità di intervento per il non raggiungimento non soltanto dei requisiti minimi di legge ma anche del comfort acustico.
 
Una prima considerazione va fatta in relazione alle sorgenti del rumore, le quali possono essere:
 
  • Esterne all’edificio: ubicate al di fuori dell’involucro edilizio, in generale comprendono tutti i rumori provenienti dall’ambiente esterno, come ad esempio il traffico veicolare, la presenza di attività rumorose nelle vicinanze dell’edificio, ecc. Tali rumori vanno rapportati, oltre che al loro livello sonoro, anche al periodo di tempo, infatti possono essere di carattere continuativo oppure saltuario/occasionale; va inoltre considerato che l’intensità dei rumori di tipo continuativo, come quello del traffico veicolare succitato, può variare durante l’arco temporale di una giornata;
 
  • Interne all’edificio: ubicate all’interno dell’involucro edilizio, in generale comprendono i rumori derivanti dagli impianti tecnologici, i quali, come si è visto parlando del D.P.C.M., possono essere considerati discontinui (ascensori, scarichi idraulici, i servizi igienici, ecc.) o continui (impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento), i rumori derivanti da unità confinanti e rumori le cui sorgenti si trovano all’interno dell’unità stessa (come TV, apparecchi musicali, elettrodomestici, vociferare, ecc.).   
 
Fatta questa breve considerazione sulle possibili sorgenti dei rumori se ne può fare una ulteriore riguardante le “direzioni” dei rumori in relazione all’edificio/unità abitativa:
 
  • Interno/esterno: rumori che vengono emessi dall’edificio nell’ambiente esterno. Tali tipologie di rumore sono correlate alla destinazione d’uso dell’edificio e vanno rapportati ai ricettori sensibili presenti nell’area di influenza; generalmente, nell’edilizia residenziale sono derivanti dalle componenti d’impianto termico degli edifici come le unità esterne dei sistemi di trattamento dell’aria, le centrali termiche, ecc.
 
  • Esterno/interno: rumori che vengono immessi nell’edificio dall’ambiente esterno, ossia quelli nominati poc’anzi;
 
  • Interno/interno: rumori che vengono trasmessi tra diversi ambienti dell’edificio/unità abitativa. Le sorgenti di tali rumori sono state anch’esse già menzionate nella considerazione di cui sopra, tuttavia una distinzione ulteriore può avvenire in base al fatto che si stia considerando come ricettore l’intero edificio o un’unità in esso contenuto; ecco allora che alcune sorgenti interne all’edificio divengono esterne rispetto all’unità in considerazione e, pertanto, varierà la valutazione riguardo la propagazione del rumore percepito, nonché la soglia di tollerabilità del livello sonoro ad esso correlata.
 
Una terza considerazione è ora possibile grazie a quelle sin qui fatte e riguarda la possibilità di suddividere in due macrocategorie i rumori in base alla tipologia della loro propagazione negli ambienti:

 
 
Al fine dell’isolamento acustico degli edifici, occorre quindi tenere conto di come la propagazione del rumore possa assumere un sensibile aspetto di relatività; il rumore di fondo, ad esempio, spesso è variabile nelle ore della giornata: il suo livello diurno, generalmente maggiore, è in grado di “mascherare” i suoni di intensità più bassa che contemporaneamente si producono nello stesso ambiente, mentre nelle ore notturne, quando il suo livello sarà presumibilmente minore, verrà meno il “mascheramento” dei suoni di inferiore intensità, il che potrà farli percepire come disturbanti. Lo stesso vale per alcuni rumori che si propagano sia per trasmissione diretta che per trasmissione indiretta attraverso un ostacolo interposto nel mezzo principale di propagazione.
 
Altri fattori di cui tenere conto sono i ponti acustici, concettualmente non differenti dai ponti termici, ossia quegli elementi dell’involucro edilizio che rappresentano dei “punti deboli” i quali permettono la propagazione del suono attraverso elementi strutturali; essi possono essere dovuti a una carenza fonoisolante/fonoassorbente degli elementi, ad errori di progettazione o di posa in opera: