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ISK-Sodex: la grande fiera dell’HVACR in Turchia resta il punto di riferimento per l’Europa dell’est e il medio oriente
ISK-Sodex 2016 in corso a Istanbul. Mercato turco in crescita, il Made in Italy resta forte anche all'estero.

ISK-Sodex, arrivata alla sua terza edizione, è ormai un marchio consolidato per il settore HVACR in Turchia e in tutto il medio oriente, con diverse delegazioni e aziende provenienti dai paesi arabi, dalla Russia, dall’Africa e dalla Cina. Un evento internazionale che ormai, per estensione dell’esposizione, numero di visitatori e opportunità di business per le aziende, non ha nulla da invidiare agli altri grandi eventi europei.
Il settore dell’HVACR gioca un ruolo importante nell’economia turca, non solo per soddisfare la crescente domanda interna dovuta ad un boom dell’edilizia paragonabile a quello avvenuto in Italia nel dopoguerra, ma anche grazie alla continua crescita delle esportazioni, che porteranno questo mercato - il secondo in Europa dopo quello Russo - a quota 55 miliardi di dollari nel 2023, con 12 miliardi di export e uno share sul totale del mercato europeo del 13%.
Istanbul si conferma quindi “la porta d’oriente”, offrendo anche alle diverse aziende italiane presenti un’opportunità interessante per dialogare e fare business con quella parte di mondo spesso difficile da raggiungere.
ISK Sodex è quindi, sempre più, una fiera fatta di aziende europee che vogliono affacciarsi a questo mercato, ma anche il luogo ideale dove il meglio dell’industria turca può mettersi in mostra. Non solo una vetrina, quindi, ma anche un luogo di incontro e scambio dove i meeting bilaterali, organizzati dai diversi consolati turchi nel mondo, sono sempre affollatissimi, così come le strette di mano.
Tra gli 11 padiglioni colmi di stand spicca anche quello dedicato al settore delle piscine, Spa e saune, anche se i più affollati restano quelli dedicati al condizionamento e al riscaldamento. Ampio spazio, inoltre, viene dedicato al trattamento dell’acqua.
Non sono moltissime le aziende italiane presenti con un loro stand, ma spiccano le tecnologie Made in Italy per il risparmio energetico e il comfort adottate da aziende turche, in particolare nel settore del condizionamento industriale e in quello del riscaldamento domestico.
Sia dal punto di vista della componentistica, sia per quanto riguarda i prodotti finiti, quindi, le aziende italiane si confermano anche in questa parte di mondo tra le più avanzate ed affidabili, con un occhio particolare anche all’aspetto del design per quanto riguarda i radiatori.
Dal punto di vista tecnologico, il mercato turco rimane ancorato ai prodotti più tradizionali, come le caldaie a gas e i radiatori (presentati da molte aziende con design davvero estrosi), ma si stanno facendo strada anche qui tecnologie più avanzate per il risparmio energetico, come gli impianti all-in-one con pompe di calore, solare termico e fotovoltaico, i sistemi ibridi con pompa di calore e caldaie a condensazione e il radiante a pavimento.
Non si parla ancora molto di edifici a energia quasi zero o di classi energetiche per gli edifici: il mercato europeo sembra quindi ancora distante, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente. Diversi prodotti presenti nei vari stand, però, offrono performance davvero interessanti, soprattutto nel campo della climatizzazione industriale, mantenendo comunque il focus sul comfort e la silenziosità delle macchine.
Il settore dell’HVACR gioca un ruolo importante nell’economia turca, non solo per soddisfare la crescente domanda interna dovuta ad un boom dell’edilizia paragonabile a quello avvenuto in Italia nel dopoguerra, ma anche grazie alla continua crescita delle esportazioni, che porteranno questo mercato - il secondo in Europa dopo quello Russo - a quota 55 miliardi di dollari nel 2023, con 12 miliardi di export e uno share sul totale del mercato europeo del 13%.
Istanbul si conferma quindi “la porta d’oriente”, offrendo anche alle diverse aziende italiane presenti un’opportunità interessante per dialogare e fare business con quella parte di mondo spesso difficile da raggiungere.
ISK Sodex è quindi, sempre più, una fiera fatta di aziende europee che vogliono affacciarsi a questo mercato, ma anche il luogo ideale dove il meglio dell’industria turca può mettersi in mostra. Non solo una vetrina, quindi, ma anche un luogo di incontro e scambio dove i meeting bilaterali, organizzati dai diversi consolati turchi nel mondo, sono sempre affollatissimi, così come le strette di mano.
Tra gli 11 padiglioni colmi di stand spicca anche quello dedicato al settore delle piscine, Spa e saune, anche se i più affollati restano quelli dedicati al condizionamento e al riscaldamento. Ampio spazio, inoltre, viene dedicato al trattamento dell’acqua.
Non sono moltissime le aziende italiane presenti con un loro stand, ma spiccano le tecnologie Made in Italy per il risparmio energetico e il comfort adottate da aziende turche, in particolare nel settore del condizionamento industriale e in quello del riscaldamento domestico.
Sia dal punto di vista della componentistica, sia per quanto riguarda i prodotti finiti, quindi, le aziende italiane si confermano anche in questa parte di mondo tra le più avanzate ed affidabili, con un occhio particolare anche all’aspetto del design per quanto riguarda i radiatori.
Dal punto di vista tecnologico, il mercato turco rimane ancorato ai prodotti più tradizionali, come le caldaie a gas e i radiatori (presentati da molte aziende con design davvero estrosi), ma si stanno facendo strada anche qui tecnologie più avanzate per il risparmio energetico, come gli impianti all-in-one con pompe di calore, solare termico e fotovoltaico, i sistemi ibridi con pompa di calore e caldaie a condensazione e il radiante a pavimento.
Non si parla ancora molto di edifici a energia quasi zero o di classi energetiche per gli edifici: il mercato europeo sembra quindi ancora distante, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente. Diversi prodotti presenti nei vari stand, però, offrono performance davvero interessanti, soprattutto nel campo della climatizzazione industriale, mantenendo comunque il focus sul comfort e la silenziosità delle macchine.