Intervista ad Aldo Domenici
Il riscaldamento ad infrarossi non sembra sinonimo di risparmio energetico. Perché e in che condizioni questa tipologia di applicazione può portare vantaggi in termini economici e di benessere climatico
"E' vero il contrario se parliamo di riscaldamento industriale. Infatti è praticamente impossibile riscaldare un capannone con sistemi tradizionali, continueremo ad immettere in ambiente aria calda che (come risaputo) se andrà in alto dove non servirà assolutamente a niente.
I sistemi a raggi infrarossi riscaldano solo i corpi solidi quindi noi e tutti gli oggetti che vengono colpiti dai raggi. Con tali sistemi andremo quindi a riscaldare solo dove è necessario e solo quando ci sia presenza di personale, il calore viene emesso
immediatamente di conseguenza se un impianto è ben realizzato si accenderanno solo i riscaldatori necessari in quel momento. In base a tutto questo possiamo tranquillamente affermare che la spesa del riscaldamento sarà di c.a. un quinto rispetto al metano!!!"
Come vede il connubio tra impianti ad infrarossi e fotovoltaico? Può essere una buona abbinata?
"Decisamente in modo positivo. Con il fotovoltaico la spesa si ridurrà praticamente a zero."
Quali sono i limiti di questa soluzione e come vi state muovendo per superarli?
"Gli unici limiti esistenti derivano dalla possibilità o meno di poter eventualmente aumentare i Kw. disponibili e questo dipende da Enel. L'altro limite viene dalla "diffidenza" nei confronti del costo dell'energia motivo per il quale stiamo facendo una grossa azione di convincimento e devo dire che tutti coloro che hanno installato i nostri sistemi adesso sono molto soddisfatti."
Quali sono i vostri principali competitors (che realizzano altre tipologie di riscaldamento: termosifoni, fan coil, ecc) e perché?
"In pratica gli unici competitor sono i termoconvettori largamente utilizzati nelle industrie, ma per il motivo che dicevo al punto 1 sono sempre meno utilizzati e chi li ha ammette che in pratica non hanno alcun effetto."