Il nuovo indicatore progettato da ENEA per confrontare costi e impatto ambientale dei materiali isolanti per la costruzione del cappotto termico
Si chiama ISEA ed è stato progettato grazie a precise simulazioni energetiche su edifici in più di 60 città italiane

ENEA ha creato un nuovo indicatore che confronta i costi e l’impatto ambientale dei materiali isolanti utilizzati per costruire i cappotti termici.
L’indicatore è definito “Indice di Sostenibilità Economia e Ambientale (ISEA)” ed è stato calcolato attuando delle simulazioni energetiche su moltissimi edifici in più di 60 città del Bel Paese, principalmente al Nord, dove è presente una maggiore densità di popolazione.
Perché l’indicatore sarà importante per la costruzione del cappotto termico
L’indicatore sarà estremamente utile per monitorare tutti gli interventi di riqualificazione dell’involucro edilizio che prevedono l’utilizzo di materiali isolanti.
L’impatto economico fa riferimento al rapporto tra il costo iniziale dell’opera e il conseguente risparmio nel tempo.
Dalle simulazioni di ENEA è emerso che la convenienza dei materiali derivanti da materie prime rinnovabili cresce con l’aumentare del fabbisogno energetico degli edifici, diventando paragonabile ai materiali isolanti tradizionali.
L’analisi di ENEA evidenzia che in Italia più di 31 milioni di edifici sono stati costruiti prima del 1991, di cui il 65% prima del 1976. Il maggior numero di abitazioni si trova, inoltre, nelle zone più fredde e sono responsabili di oltre 30 Mtep del consumo energetico nazionale.
Il cappotto termico è una soluzione significativa per diminuire i consumi, ma la sua costruzione dovrebbe avvenire attraverso materiali sostenibili.
L’indicatore è una prima soluzione per combinare risparmio economico ed esigenze ambientali e per dimostrare l’importanza e la convenienza dei materiali naturali.
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