Analisi energetica ENEA: nel 2022 aumento del PIL ma +60% di utilizzo dei combustibili fossili
Gli ultimi dati sull'energia di ENEA evidenziano un aumento di oltre il 100% del prezzo dell'elettricità e del 57% quello del gas

Pubblicata da ENEA l’analisi su consumi ed emissioni.
Il 2022 è stato un anno caratterizzato dalla crisi energetica a causa della guerra russo-ucraina, ma anche un anno che si distingue per un calo importante dei consumi, soprattutto nell’ultimo trimestre.
Analisi energetica: PIL +3,7%
Il 2022 si è caratterizzato per un importante aumento del PIL (+3,7%) e un calo dei consumi del 3%.
Rispetto al 2021, il prezzo dell’elettricità è aumentato di oltre il 100%, mentre quello del gas del 57%.
Tuttavia, nonostante l’aumento dei prezzi, non si è assistito ad una crisi della disponibilità delle risorse.
Il fatto di disporre di risorse ad ampio raggio ha permesso, soprattutto nella fine del 2022, di ridimensionare i prezzi del gas e dell’elettricità, anche se, come specifica ENEA, l’equilibrio del mercato del gas resta ancora precario.
I prezzi restano comunque molto alti e rappresentano un rischio per la competitività dell’industria europea. A livello di fonti primarie, il calo dei consumi è la conseguenza di un minor impiego di gas (-10%) e di fonti rinnovabili (-12%).
Analisi energetica: nel 2022 aumento delle emissioni di CO2
L’aumento delle emissioni di CO2 dello 0,5% è stato un problema rilevante ed è imputabile all’utilizzo maggiore di carbone e olio combustibile nel termoelettrico (+60%) e ha riguardato principalmente i settori ETS.
Sono invece diminuite per i settori civile, dei trasporti, dell’agricoltura, dei rifiuti e della piccola industria.
Alcuni timidi segnali positivi emergono sul fronte delle tecnologie low-carbon, in particolare per la mobilità elettrica. L’Italia ha infatti migliorato la sua posizione in merito alla sostenibilità nella mobilità, proponendo soluzioni alternative ed elettriche per inquinare meno le città.
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