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Impianti FER “plug and play”, si semplificano le regole per la connessione
Per gli impianti FER con potenza inferiore a 800 W sarà ora sufficiente la Comunicazione Unica al distributore
ARERA ha semplificato, tramite provvedimento, le regole per la connessione degli impianti rinnovabili “plug and play” e delle soluzioni al di sotto degli 800 watt.
La delibera 315/2020/R/eel del 4 agosto ha modificato il Testo Intergato Connessioni Attive (TICA) introducendo la possibilità di attivare nuove connessioni più semplici per gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W. Una scelta che deriva dalla volontà di impedire che le procedure attualmente vigenti, studiate per impianti di produzione ben più potenti, rischino di limitare la diffusione delle rinnovabili nel nostro Paese.
In particolare, questa novità dovrebbe dare un’importante spinta all’installazione degli impianti “Plug & Play”, che hanno potenza inferiore ai 350 W e possono essere connessi direttamente dall’utilizzatore semplicemente con l’ausilio di una spina.
La direttiva ARERA fa sì che ora gli impianti da rinnovabili con potenza inferiore agli 800 W possano evitare l’iter di connessione standard, sarà infatti sufficiente inviare al distributore la Comunicazione Unica senza versare corrispettivi economici.
Non sarà inoltre necessario che il richiedente sottoscriva un contratto di dispacciamento, che, in effetti, per le caratteristiche di questi impianti, sarebbe sostanzialmente inutile giacché l’energia prodotta è limitata al punto che si rende utile per l’autoconsumo e le eventuali immissioni nella rete nazionale sarebbero trascurabili.
Nel caso in cui l’impianto di dimensioni ridotte produca energia in eccesso rispetto all’autoconsumo sarà possibile immetterla nella rete, a titolo gratuito e nei limiti massimi di 800 W.
Il provvedimento tiene conto anche delle eventuali evoluzioni future della regolazione, è stato stabilito che gli impianti con potenza inferiore a 800 W, per i quali è stata inviata al distributore la Comunicazione Unica, siano censiti nei portali informatici delle imprese distributrici e nel sistema GAUDÌ (Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione e delle relative unità).
La delibera 315/2020/R/eel del 4 agosto ha modificato il Testo Intergato Connessioni Attive (TICA) introducendo la possibilità di attivare nuove connessioni più semplici per gli impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W. Una scelta che deriva dalla volontà di impedire che le procedure attualmente vigenti, studiate per impianti di produzione ben più potenti, rischino di limitare la diffusione delle rinnovabili nel nostro Paese.
In particolare, questa novità dovrebbe dare un’importante spinta all’installazione degli impianti “Plug & Play”, che hanno potenza inferiore ai 350 W e possono essere connessi direttamente dall’utilizzatore semplicemente con l’ausilio di una spina.
La direttiva ARERA fa sì che ora gli impianti da rinnovabili con potenza inferiore agli 800 W possano evitare l’iter di connessione standard, sarà infatti sufficiente inviare al distributore la Comunicazione Unica senza versare corrispettivi economici.
Non sarà inoltre necessario che il richiedente sottoscriva un contratto di dispacciamento, che, in effetti, per le caratteristiche di questi impianti, sarebbe sostanzialmente inutile giacché l’energia prodotta è limitata al punto che si rende utile per l’autoconsumo e le eventuali immissioni nella rete nazionale sarebbero trascurabili.
Nel caso in cui l’impianto di dimensioni ridotte produca energia in eccesso rispetto all’autoconsumo sarà possibile immetterla nella rete, a titolo gratuito e nei limiti massimi di 800 W.
Il provvedimento tiene conto anche delle eventuali evoluzioni future della regolazione, è stato stabilito che gli impianti con potenza inferiore a 800 W, per i quali è stata inviata al distributore la Comunicazione Unica, siano censiti nei portali informatici delle imprese distributrici e nel sistema GAUDÌ (Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione e delle relative unità).
