Speciale 89
Il ciclo di sostenibilità dell'edificio: dalla produzione autonoma allo smaltimento
Alcuni contenuti di questo speciale:
Articolo
di Cudicio Maurizio – Libero Professionista www.proenco.it <br />Forese Gianpaolo – Libero Professionista www.studioforese.it
Il ciclo di vita dell'edificio - LCA Life Cycle Assessment
Il ciclo di sostenibilità di un edificio è un processo che richiede grandi attenzioni nell’intero ciclo di vita dello stesso, per evitare di traslare temporalmente la richiesta di energia, invalidando, di fatto, gli obiettivi di sostenibilità eventualmente raggiunti.
L’approccio a questa metodologia prende il nome di LCA – Life Cycle Assessment.
La metodologia LCA è stata sviluppata inizialmente in ambito industriale con l’obiettivo di analizzare i potenziali impatti ambientali legati ai prodotti. È stata applicata successivamente anche all’analisi di servizi, sistemi e processi sempre più complessi e articolati.
Ad oggi, la norma UNI EN ISO 14040:2006 descrive i principi ed il quadro di riferimento per la valutazione del ciclo di vita LCA.
Al suo interno sono presenti:
• La definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione del LCA;
• La fase di inventario del ciclo di vita LCI;
• La fase di valutazione dell’impatto del ciclo di vita LCA;
• La fase di interpretazione del ciclo di vita;
• La rendicontazione e la revisione critica del LCA le limitazioni del LCA;
• Le correlazioni tra le fasi del LCA;
• Le condizioni per l’utilizzo delle scelte dei valori e degli elementi facoltativi.
La norma tratta gli studi di valutazione del ciclo di vita LCA e di inventario del ciclo di vita LCI, ma non descrive in dettaglio la tecnica di valutazione del ciclo di vita e non specifica metodologie per le singole fasi del LCA.
Questo processo di analisi si prefigge l’obiettivo di analizzare l’intero ciclo di vita del prodotto partendo dalle fasi di estrazione delle materie prime e al loro trattamento, passando per la lavorazione, produzione, trasporto, distribuzione del prodotto, all’uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo ed alla ricollocazione finale dello stesso dopo l’uso.
A partire dal 2006, a livello italiano, è presente la Rete Italiana LCA, promossa dall’ENEA, l’Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente, e dalle università di Bari, Chieti-Pescara, Padova, Palermo, Politecnico di Milano, con l’intento di favorire la diffusione del modello LCA attraverso la creazione di un network per lo scambio di informazioni, metodologie e buone pratiche. L’obiettivo è quello di definire lo stato dell’arte e le prospettive della sua applicazione nel nostro Paese.
La Rete italiana raccoglie tutti i soggetti interessati, ed è organizzata in gruppi di lavoro riferiti a settori tematici d’interesse:
- Alimentare e agroindustriale;
- Automotive ed elettrico/elettronico;
- Edilizia e climatizzazione;
- Energia e tecnologie sostenibili;
- Gestione e trattamento dei rifiuti;
- Legno arredo;
- Prodotti e processi chimici;
- Servizi turistici.
A partire dal Novembre 2010, inoltre, si è costituito un ulteriore gruppo di lavoro, il DIRE - Development and Improvement of LCA methodology: Research and Exchange of Experiences - che ha la finalità di promuovere lo scambio e il confronto scientifico sullo sviluppo metodologico della LCA in Italia, coinvolgendo tutti coloro che vi lavorano a vario titolo.
Il risultato finale di tali analisi permetterà di determinare quanta energia e, di conseguenza, quanti inquinanti comporta nei confronti dell’ambiente un materiale rispetto ad un altro.

L’approccio a questa metodologia prende il nome di LCA – Life Cycle Assessment.
La metodologia LCA è stata sviluppata inizialmente in ambito industriale con l’obiettivo di analizzare i potenziali impatti ambientali legati ai prodotti. È stata applicata successivamente anche all’analisi di servizi, sistemi e processi sempre più complessi e articolati.
Ad oggi, la norma UNI EN ISO 14040:2006 descrive i principi ed il quadro di riferimento per la valutazione del ciclo di vita LCA.
Al suo interno sono presenti:
• La definizione dell’obiettivo e del campo di applicazione del LCA;
• La fase di inventario del ciclo di vita LCI;
• La fase di valutazione dell’impatto del ciclo di vita LCA;
• La fase di interpretazione del ciclo di vita;
• La rendicontazione e la revisione critica del LCA le limitazioni del LCA;
• Le correlazioni tra le fasi del LCA;
• Le condizioni per l’utilizzo delle scelte dei valori e degli elementi facoltativi.
La norma tratta gli studi di valutazione del ciclo di vita LCA e di inventario del ciclo di vita LCI, ma non descrive in dettaglio la tecnica di valutazione del ciclo di vita e non specifica metodologie per le singole fasi del LCA.
Questo processo di analisi si prefigge l’obiettivo di analizzare l’intero ciclo di vita del prodotto partendo dalle fasi di estrazione delle materie prime e al loro trattamento, passando per la lavorazione, produzione, trasporto, distribuzione del prodotto, all’uso, riuso e manutenzione, fino al riciclo ed alla ricollocazione finale dello stesso dopo l’uso.
A partire dal 2006, a livello italiano, è presente la Rete Italiana LCA, promossa dall’ENEA, l’Ente per le Nuove Tecnologie l’Energia e l’Ambiente, e dalle università di Bari, Chieti-Pescara, Padova, Palermo, Politecnico di Milano, con l’intento di favorire la diffusione del modello LCA attraverso la creazione di un network per lo scambio di informazioni, metodologie e buone pratiche. L’obiettivo è quello di definire lo stato dell’arte e le prospettive della sua applicazione nel nostro Paese.
La Rete italiana raccoglie tutti i soggetti interessati, ed è organizzata in gruppi di lavoro riferiti a settori tematici d’interesse:
- Alimentare e agroindustriale;
- Automotive ed elettrico/elettronico;
- Edilizia e climatizzazione;
- Energia e tecnologie sostenibili;
- Gestione e trattamento dei rifiuti;
- Legno arredo;
- Prodotti e processi chimici;
- Servizi turistici.
A partire dal Novembre 2010, inoltre, si è costituito un ulteriore gruppo di lavoro, il DIRE - Development and Improvement of LCA methodology: Research and Exchange of Experiences - che ha la finalità di promuovere lo scambio e il confronto scientifico sullo sviluppo metodologico della LCA in Italia, coinvolgendo tutti coloro che vi lavorano a vario titolo.
Il risultato finale di tali analisi permetterà di determinare quanta energia e, di conseguenza, quanti inquinanti comporta nei confronti dell’ambiente un materiale rispetto ad un altro.
