Gas naturale: -55 miliardi di metri cubi. Quali sono i fattori che hanno contribuito a questa diminuzione record? Il rapporto IEA
Temperature più miti ma anche energie pulite. Ecco perché slegarsi dal gas naturale non deve essere solo una scelta emergenziale
L’IEA in un nuovo comunicato stampa fa il punto della situazione sulla crisi energetica in Europa.
A seguito della guerra russo-ucraina, in totale la domanda di gas è diminuita di 55 miliardi di metri cubi nel 2022, ma quali sono i fattori che hanno determinato questo calo record?
Gas naturale: le cause della diminuzione
Vediamo tutti i principali fattori che hanno portato a una riduzione così importante della domanda di gas.
Innanzitutto, le temperature invernali più miti hanno portato ad una domanda inferiore di gas. Naturalmente poi, i costi elevati correlati al gas hanno svolto un ruolo considerevole nel ridurre la domanda, soprattutto nei settori industriali ad alta intensità di gas.
Ma un fattore importante è stata la scelta di adottare soluzioni svincolate dal gas e più efficienti. Ad esempio, il settore delle costruzioni, che comprende sia abitazioni che spazi pubblici e commerciali, ha utilizzato 28 miliardi di metri cubi di gas naturale in meno rispetto al 2021, con un calo totale di circa il 20%.
La scelta di soluzioni più efficienti deriva da un miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, compresi i miglioramenti dell’efficienza e la sostituzione delle caldaie, abbia ridotto la domanda di gas di circa 3,5 miliardi di metri cubi di gas.
Nel corso del 2022 sono state installate circa 2,8 milioni di pompe di calore, con un risparmio di circa 1,4 miliardi di metri cubi di gas.
Le scelte del settore industriale per diminuire la domanda di gas
Il settore industriale merita una considerazione a parte, perché è stato il settore che nel corso del 2022 ha accusato maggiormente le crisi energetica.
Nel settore industriale il consumo di gas è diminuito di 25 miliardi di metri cubi, principalmente a causa di due fattori:
- Riduzione della produzione: diversi stabilimenti industriali hanno ridotto la propria produzione e in alcuni casi hanno importato prodotti finiti dall’estero dell’UE per abbattere i costi;
- Cambio carburante: in altri casi gli stabilimenti hanno cambiato rotta, orientandosi verso energie pulite riducendo (e in alcuni casi eliminando) il consumo di gas.
Complessivamente, questi fattori hanno contribuito ad un calo del 13% della domanda di gas naturale in un solo anno.
Il blocco del gas non ha comportato un ritorno al carbone, ma in molti casi ha portato a maggiore efficienza perché il gas stesso è stato eliminato o ridotto in favore di energie pulite più efficienti.
Il Direttore esecuti dell’IEA Fatih Birol sottolinea, nel rapporto, che è importante ringraziare anche i governi dei Paesi dell’UE per come hanno affrontato la crisi. Le misure politiche adottate hanno contribuito a moderare la domanda di gas per un futuro più efficiente e sostenibile.