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12.11.2018

Gas fluorurati: i commenti delle associazioni al nuovo Regolamento approvato dal Governo

I contenuti del testo normativo che darà esecuzione al Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati e i commenti a caldo di Confartigianato e della CNA Impianti
L’8 novembre scorso il Consiglio dei Ministri ha comunicato ufficialmente l’approvazione del regolamento di esecuzione del Regolamento UE 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra. Attraverso questo strumento normativo si stabiliscono le modalità con cui l’ordinamento italiano attua le prescrizioni della normativa europea sugli f-gas.
 

Regolamento F-gas: i contenuti del Regolamento di esecuzione

 
Tutti i gas fluorurati a effetto serra coinvolti dalla norma sono quelli usati come refrigeranti, agenti estinguenti, espandenti, propulsori e isolanti nelle apparecchiature elettriche. Nel testo del nuovo Regolamento, che dovrà essere adottato mediante decreto del PdR, si stabiliscono i seguenti ruoli al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare:
  • Ha la competenza di interloquire con gli operatori e le imprese;
  • Amministra il sistema di certificazione degli organismi di valutazione e di attestazione di formazione delle persone;
  • Stabilisce e guida il sistema di iscrizione e implementazione del Registro telematico nazionale per le persone fisiche e per le imprese;
  • Individua gli “organismi di controllo indipendenti competenti per le procedure di verifica dei dati relativi all’immissione in commercio di apparecchiature precaricate con i gas fluorurati”;
  • Istituisce una nuova Banca Dati per la raccolta e la conservazione delle informazioni sui gas fluorurati a effetto serra;
  • Decreta l’obbligo di formazione delle persone e di certificazione delle imprese.

A poche ore dalla pubblicazione del comunicato ufficiale del Consiglio dei Ministri, sono arrivati i primi commenti a caldo da parte delle associazioni e dei gruppi rappresentativi delle aziende e dei soggetti direttamente colpiti da questa normativa.
 

Il parere di Confartigianato

 
Confartigianato, anche se con un atteggiamento parzialmente attendista, sembra apprezzare il modo in cui il Governo ha elaborato il testo, in particolare perché ad una prima lettura vi ha trovato delle risposte positive alle esigenze di semplificazione espresse da moltissime imprese che lavorano quotidianamente con gli F-gas.

In attesa di poter conoscere i dettagli del provvedimento per poter esprimere un giudizio completo, Confartigianato imprese annuncia di apprezzare il modo in cui sono stati chiariti e resi meno onerosi alcuni adempimenti, in particolare quelli che riguardano il rilascio delle certificazioni a persone ed imprese.

Un altro aspetto positivo evidenziato dalla confederazione riguarda direttamente la nuova banca dati per gli F-gas: uno strumento gestito dalle Camere di Commercio, che imporrà ad imprese e persone certificate di comunicare determinate informazioni su installazioni, manutenzioni e smantellamento di impianti che utilizzano F-gas e che quindi permetterà – finalmente – di censire tutte le attività di distribuzione del gas, aiutando tra l’altro a risolvere  il problema della vendita incontrollata online di questa tipologia gas.

Il fatto che il nuovo Regolamento ponga definitivamente la parola fine sulle incertezze che da anni colpiscono gli imprenditori del settore sugli adempimento a loro carico è in assoluto l’aspetto più apprezzato della novità.

Confartigianato naturalmente ha individuato anche degli aspetti critici, che ci si auspica possano essere corretti negli schemi tecnici di accreditamento che sono ora in fase di discussione.
Sulle sanzioni invece il giudizio dell’organizzazione è stato sospeso in attesa di poterne conoscere le caratteristiche all’interno di un prossimo decreto.
 

L’opinione di CNA Impianti


Anche la CNA in un breve comunicato sottolinea gli aspetti positivi dell’introduzione di una Banca Dati riguardante l’uso degli F-Gas, il Presidente CNA, Carmine Battipaglia in merito ha sottolineato:
“Va salutata positivamente l’introduzione di strumenti di monitoraggio circa l’uso degli f-gas in maniera da ridurre la possibilità del loro utilizzo da parte degli operatori non certificati salvaguardando diritti ed interessi delle persone e delle imprese che la certificazione l’hanno conseguita sopportando oneri economici e burocratici.”

D’altro canto, ha continuato Battipaglia, risulta “Meno positivo  che per il mantenimento della Banca Dati persone ed imprese certificate debbano versare un diritto di segreteria, che ancora  non si sa  se sarà annuale o una tantum”.

La CNA ritiene scorretto che il MAATM deleghi a un ente terzo un proprio compito specifico, in particolare perché ciò trasforma un servizio che dovrebbe essere pubblico e gratuito in un servizio a pagamento.

La Confederazione dimostra poi particolare soddisfazione nel constatare che il Regolamento ha modificato alcune delle criticità che erano state evidenziate nel vecchio decreto: in particolare l’eliminazione dell’obbligo di redazione di un piano di qualità e l’estensione dei tempi per l’inserimento dei dati nella Banca da parte degli operatori (dagli ipotetici 5 a 30 giorni).

Il presidente Battipaglia conclude con una nota critica affermando: “Un aspetto che non mancheremo di evidenziare è quello relativo alla richiesta che fanno diversi enti di certificazione, e che riteniamo assolutamente ingiustificata, del pagamento di un corrispettivo in caso di trasferimento della certificazione delle persone da un ente all’altro. Sono costi che a nostro avviso  assumono le caratteristiche di vere e proprie penali”.

Attendiamo ora l’approvazione del Decreto del Presidente della Repubblica che adotterà il nuovo 
Regolamento esecutivo del Regolamento UE sui gas fluorurati ad effetto serra e degli atti a corredo che andranno ad indicare con maggiore precisione le caratteristiche della norma, gli obblighi, le tempistiche di attuazione e le future sanzioni.