Focus Efficienza Energetica

21.10.2021
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Il G7 può dare la spinta verso l’elettrificazione e le emissioni zero

Eliminare le emissioni per la produzione di elettricità: il ruolo strategico del G7 verso sistemi net zero

Il rapporto “Achieving Net Zero Electricity Sectors in G7 Members” pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia nei giorni scorsi spiega come il G7 tenutosi lo scorso maggio 2021 possa dare l’input per una maggiore innovazione e riduzione dei costi delle tecnologie per la transizione energetica.

Francia, Germania, Italia, Canada, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito sono i paesi che devono stimolare la decarbonizzazione per mantenere gli impegni presi al 2030 e al 2050. In questo il G7 gioca un ruolo strategico perché attualmente rappresenta quasi il 40% dell'economia globale, il 36% della capacità globale di generazione di energia, il 30% della domanda globale di energia e il 25% delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2) legate all'energia.

Ecco perché è molto importante che il percorso di questi paesi verso sistemi energetici che utilizzino fonti sostenibili continui a progredire; è un percorso già iniziato e che in linea di massima sta andando bene, come riportato nel documento, che ricorda che oggigiorno il settore dell’energia elettrica rappresenta 1/3 delle emissioni di CO2, mentre nel 2007 ne rappresentava quasi 2/5.

Nel 2020 gas naturale ed energie rinnovabili sono state le fonti primarie di elettricità nei paesi del G7, che hanno fornito il 60% del fabbisogno energetico, mentre carbone e nucleare ne hanno fornito il 20%. Risultati dunque piuttosto promettenti, ma l’IEA sottolinea che non bisogna smettere con le iniziative e le politiche per l’eliminazione del carbone e dei combustibili fossili.

Secondo il percorso delineato dal rapporto dell’Agenzia sul percorso verso le emissioni zero, le energie rinnovabili dovranno fornire il 60% dell’elettricità del G7 entro il 2030; purtroppo però, se si continua su questa linea, l’IEA avverte che arriveremo solamente al 48%.

È quindi necessario che si aumenti l’utilizzo delle tecnologie a basse emissioni di carbonio: man mano che si va verso i sistemi a energie rinnovabili è inoltre importante che essi garantiscano sicurezza e stabilità, ed è per questo che i paesi del G7 devono lavorare anche su questo, sullo sviluppo delle tecnologie e su una maggiore collaborazione internazionale.

In alcune tecnologie, quelle tra l’altro più utilizzate come il fotovoltaico, l’eolico, le pompe di calore e i sistemi di accumulo energetico, ci sono ancora grandi margini di crescita e di innovazione, che contiamo di vedere nei prossimi anni, mentre altre sono ancora in fase di sviluppo più o meno veloce, come l’eolico galleggiante offshore, le tecnologie CSS e l’idrogeno.

La decarbonizzazione dell’elettricità porterebbe a diversi vantaggi, non solo ambientali e climatici, poiché nel prossimo decennio potrebbe creare fino a 2,6 milioni di posti di lavoro nei paesi che si riuniscono nel G7. Inoltre, con il net zero la spesa che le famiglie sostengono per l’energia dovrebbe diminuire entro il 2050, poiché l'aumento della spesa per l'elettricità verrebbe compensato dalla riduzione dei costi per carbone, gas naturale e prodotti petroliferi, che sono sistemi che richiedono spese maggiori.

“Abbiamo deciso di intraprendere la strada della neutralità climatica, e questa può essere raggiunta solo insieme, con un'azione congiunta e decisiva” , ha affermato Peter Altmaier, ministro federale tedesco per gli affari economici e l'energia. “ La nostra strada verso la neutralità climatica è ambiziosa, ma necessaria. Dobbiamo agire insieme con un'azione chiara, comune e decisa. Il settore energetico svolge chiaramente un ruolo chiave nel nostro cammino verso la neutralità climatica. Le soluzioni sono a portata di mano, come l'uscita dalla produzione di energia a carbone in Germania e in altri paesi. Il rapporto IEA mostra come il G7 può essere all'altezza del suo ruolo pionieristico in questo senso , una questione che continuerà ad essere di attualità durante la presidenza tedesca del G7 nel 2022.”