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Atf 03.12.2012
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Refrigerazione: Casale Monferrato capitale italiana del freddo

Il settore della refrigerazione ha eletto ufficialmente Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, Capitale italiana del Freddo. L’occasione è stata la visita di una delegazione delle Nazioni Unite, guidata dall’alto funzionario Halvart Koeppen: gli esperti (presidenti, direttori e professori universitari legati alle associazioni del freddo dei diversi Paesi giunti a Casale) hanno preso parte ad una settimana di formazione teorico/pratica per ottenere il Patentino Europeo per Frigoristi.

Nuovo centro di ricerca sulle tecnologie del freddo

 

L’alto funzionario delle Nazioni Unite è stato anche il coordinatore del convegno Casale Capitale del Freddo, svoltosi venerdì presso il Comune della cittadina torinese.

Protagoniste del convegno le aziende del freddo del distretto monferrino coinvolte nel progetto, curato in collaborazione con il Comune di Casale e LAMORO Scarl nell’ambito del progetto europeo Hidden Innovation.
L’appuntamento di venerdì è stata l’occasione ufficiale per presentare la progettazione di un innovativo centro di formazione e certificazione per il personale tecnico che svolge operazioni di installazione, manutenzione, riparazione, recupero, controllo delle perdite negli impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore contenenti gas refrigeranti clorurati dannosi per l’ambiente e causa dell’effetto serra.
Secondo il Ministero e la Commissione Europea sarebbero circa 30mila i tecnici italiani interessati all’implementazione della certificazione.
Il centro di ricerca si preannuncia vitale per la refrigerazione del distretto monferrino: l’appuntamento era stato presentato qualche settimana fa al summit mondiale di Ginevra nella pubblicazione ISI prodotta dal Centro Galileo in collaborazione con le Nazioni Unite.


Pompe di calore, la tecnologia per il futuro del freddo

 

Dai 15 Convegni europei che il Centro Studi Galileo ha promosso con le Nazioni Unite sulle nuove tecnologie del freddo è emerso che la tecnologia che può fungere da traino per il comparto del Monferrato è la pompa di calore, un impianto frigorifero che sfrutta il calore generato dalla serpentina posta sul retro del frigorifero.

Le stime fornite dalla Comunità Europea parlano di 20 milioni di installazioni in Europa entro il 2030 mentre, grazie alla normativa 2009/28CE, l’Europa concederà incentivi per la produzione e l’installazione delle pompe.
Il Piano di Sviluppo Nazionale delle fonti rinnovabili diffuso dal Ministero dello Sviluppo Economico ha invece previsto per l’Italia un incremento di installazioni che dall’attuale 0,31% dovrà passare al 4,16% nel 2020.
Il comparto monferrino, in particolare, sembra beneficerà nel prossimo futuro dell’arrivo in zona di un’industria di pompe di calore.

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