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16.06.2016
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Etichettatura Energetica: buone notizie dal Parlamento Europeo per il comparto del riscaldamento

L'etichettatura energetica rimane nel comparto del riscaldamento. Tra sei anni il Parlamento Europeo effettuerà uno studio per verificarne il problema del sovrappopolamento.
Il Parlamento Europeo ha approvato la bozza proposta un anno fa dalla Commissione Europea per mantenere l’etichettatura energetica nel comparto del riscaldamento.
 
Come afferma Alberto Montanini, presidente di Assotermica/ANIMA, il Parlamento Europeo ha saputo accogliere le richieste delle aziende del settore, per le quali l’etichetta energetica è fondamentale per raggiungere un equilibrio tra informazione verso il consumatore, sviluppo dell’innovazione e protezione degli investimenti. L’etichetta in questo comparto esiste solo da otto mesi ma, come afferma Montanini, pesa per il 40% sui consumi europei.
 
In alcuni settori, come quello degli elettrodomestici, era nato il problema del sovrappopolamento delle classi energetiche più elevate, che avrebbe fatto perdere valore alla normativa dell’etichettatura energetica.
 
La revisione avrebbe, però, penalizzato il settore del riscaldamento dove l’etichetta era stata introdotta solo otto mesi fa. Questo è il motivo per cui il Parlamento ha deciso di tenere conto della specificità di ogni singolo settore merceologico.
 
La stabilità per il settore del riscaldamento verrà mantenuta per i prossimi sei anni, dopodiché verrà effettuato uno studio di fattibilità per verificare il problema del sovrappopolamento anche in questo comparto.
 
Ancora sei anni, dunque, per sperimentare l’etichettatura energetica nel settore del riscaldamento, prima che il Parlamento Europeo esprima il proprio parere in merito.