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Esposto all’AGCOM contro la campagna pubblicitaria di Enel Energia
Con un esposto all'AGCOM, l'on. Walter Rizzetto segnala la concorrenza sleale di Enel Energia nella sua ultima campagna pubblicitaria, a danno degli operatori post-contatore gas italiani.

Contro la nuova campagna pubblicitaria di Enel Energia, che offre ai consumatori italiani la possibilità di acquistare e installare una caldaia a condensazione pagandola attraverso comode rate sulla bolletta, si è schierato persino il Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, l’On. Walter Rizzetto.
Con una lettera indirizzata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM), il rappresentante del Friuli Venezia Giulia per il Movimento 5 Stelle (M5S) ha denunciato la concorrenza sleale di Enel Energia, società di Enel S.p.A. per la fornitura di energia elettrica e gas, chiedendo che l’offerta commerciale del gruppo venga sospesa e siano applicate tutte le sanzioni del caso.
Secondo l’onorevole, Enel S.p.A., già operatore per l’elettricità primo in Italia e monopolista statale fino al 1999, approfitterebbe della propria posizione ancora dominante sul mercato italiano “per conquistare e fidelizzare nuovi clienti, in danno agli altri operatori del settore”, sostanzialmente, fornitori e installatori di caldaie o, più in generale, gli operatori post-contatore gas, costretti così a rinunciare a nuovi e potenziali clienti per il residenziale poiché inermi di fronte allo strapotere della compagnia.
La campagna di Enel Energia, attiva già da qualche tempo, sarebbe secondo il parlamentare del M5S ben oltre i limiti della legalità: offrire ai clienti la possibilità di comprare una caldaia a condensazione del marchio Ariston, con taglie dai 24kW ai 35kW, permettendo che questa venga pagata tramite comode rate bimestrali addebitate in bolletta attraverso un finanziamento dei suoi partner finanziari come Findomestic Banca spa e Intesa Sanpaolo Personal Finance, è a tutti gli effetti concorrenza sleale.
Quel che è più grave, sottolinea infine l’onorevole, è che lo Stato italiano sarebbe complice di tale violazione delle norme più basilari per la libera concorrenza, in quanto il Ministero dell’Economia e delle Finanze detiene ancora una quota del 31,244% come azionista principale del gruppo, contribuendo così nella forma e nella sostanza alla slealtà dello stesso verso operatori e cittadini italiani.
Fonte: CNA
Con una lettera indirizzata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM), il rappresentante del Friuli Venezia Giulia per il Movimento 5 Stelle (M5S) ha denunciato la concorrenza sleale di Enel Energia, società di Enel S.p.A. per la fornitura di energia elettrica e gas, chiedendo che l’offerta commerciale del gruppo venga sospesa e siano applicate tutte le sanzioni del caso.
Secondo l’onorevole, Enel S.p.A., già operatore per l’elettricità primo in Italia e monopolista statale fino al 1999, approfitterebbe della propria posizione ancora dominante sul mercato italiano “per conquistare e fidelizzare nuovi clienti, in danno agli altri operatori del settore”, sostanzialmente, fornitori e installatori di caldaie o, più in generale, gli operatori post-contatore gas, costretti così a rinunciare a nuovi e potenziali clienti per il residenziale poiché inermi di fronte allo strapotere della compagnia.
La campagna di Enel Energia, attiva già da qualche tempo, sarebbe secondo il parlamentare del M5S ben oltre i limiti della legalità: offrire ai clienti la possibilità di comprare una caldaia a condensazione del marchio Ariston, con taglie dai 24kW ai 35kW, permettendo che questa venga pagata tramite comode rate bimestrali addebitate in bolletta attraverso un finanziamento dei suoi partner finanziari come Findomestic Banca spa e Intesa Sanpaolo Personal Finance, è a tutti gli effetti concorrenza sleale.
Quel che è più grave, sottolinea infine l’onorevole, è che lo Stato italiano sarebbe complice di tale violazione delle norme più basilari per la libera concorrenza, in quanto il Ministero dell’Economia e delle Finanze detiene ancora una quota del 31,244% come azionista principale del gruppo, contribuendo così nella forma e nella sostanza alla slealtà dello stesso verso operatori e cittadini italiani.
Fonte: CNA