Speciale 53
I biocarburanti: utilizzi, possibilità, tecnologie
Referenza

Energia elettrica da scarti di macellazione

Dal 1995 AUSTEP progetta e realizza impianti di trattamento anaerobici per il settore agricolo, agro zootecnico e industriale, per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il mondo delle rinnovabili si completa sempre di più grazie ad aziende che come Austep fanno della ricerca e sviluppo un’attività primaria che, unitamente ad esperienza e competenza, permettono di creare soluzioni sempre più innovative.

In particolare, gli impianti di digestione anaerobica progettati e sviluppati da Austep permettono di valorizzare gli scarti derivanti dalle attività di macellazione, trasformandoli in energia.

L’impianto installato presso lo stabilimento della Cooperativa CLAI di Sasso Morelli, in provincia di Bologna, è l’esempio calzante di come viene prodotta energia rinnovabile dagli scarti di macellazione suina, che ha trasformato un’esigenza in opportunità.


Il progetto


Il progetto è stato sviluppato in base ad un’analisi effettuata dai dati provenienti dal piano annuale di alimentazione con l’obiettivo di produrre energia, attraverso la valorizzazione energetica di sottoprodotti e scarti di macellazione.

I sottoprodotti e gli scarti vengono degradati anaerobicamente per produrre biogas (metano) e quindi energia elettrica e calore attraverso un sistema di cogenerazione. Inoltre il digestato liquido derivante dal processo subisce un trattamento di rimozione dell’azoto prima del conferimento in pubblica fognatura.

La configurazione dell’impianto permette di ottenere una potenza elettrica pari a 888KW.
Considerando un periodo di 7 giorni alla settimana per 365 giorni all’anno, l’impianto può trattare, in condizioni di regime, in esercizio continuo, per 24 ore al giorno, un mix composto dai seguenti quantitativi:

cogenerazione austep tabella 1

Dalla tipologia e dalla quantità di scarti stabilita si ottiene una miscela alimentata con caratteristiche particolari:

Cogenerazione, austep, tabella 2

Il processo di digestione anaerobica


I risultati vengono determinati da un insieme di fattori, ma di grande rilevanza il corretto funzionamento del processo di digestione anaerobica attribuito all’impianto.

L’impianto di digestione anaerobica è costituito da 2 digestori anaerobici avente volume di 2.700 mc/cad.

Nel digestore avviene la degradazione della biomassa da parte di microorganismi tenuti in condizioni di anaerobiosi. La digestione anaerobica è condotta in condizioni di termofilia: temperature comprese tra i 45° ed i 55°C, in particolare è previsto un set di temperatura di 50/55°C.

Il digestore a freddo - Volume 600 mc – accoglie al suo interno lo stoccaggio del digestato e contestualmente l’accumulo del biogas nel sovrastante accumulatore pressostatico in bassa pressione.


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