Emissioni CO2, decarbonizzazione e riduzione della deforestazione: ecco come possiamo restare entro +1,5°C. Il nuovo rapporto IEA
Il tempo scorre e le possibilità di restare entro +1,5°C si riducono rapidamente. Fondamentale un’azione rapida e massiva contro le emissioni di CO2
L’IEA ha pubblicato un nuovo rapporto che indica i 4 pilastri d’azione da attuare negli anni 2020 per restare entro +1,5°C.
Le possibilità di restare entro questa soglia si stanno rapidamente riducendo perché le emissioni di CO2 legate all’energia continuano ad aumentare, anche se in modo sensibile, nonostante il calo dei costi per le tecnologie energetiche pulite e la diffusione di energie rinnovabili.
Emissioni CO2: il ruolo della decarbonizzazione
La decarbonizzazione del settore energetico resta al centro delle azioni chiave. L’aumento della capacità delle energie rinnovabili deve triplicare entro il 2030, arrivando a raggiungere circa 1200 GW all’anno, rappresentando il 90% della capacità di nuova generazione ogni anno.
In questo senso, un ruolo chiave verrà giocato dalle auto elettriche, le quali dovrebbero raggiungere una quota di mercato di circa il 60% entro il 2030.
Il secondo pilastro delle attività necessarie da attuare è la riduzione della deforestazione, per farla arrivare a zero entro il 2030. Le foreste contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 e devono essere preservate per l’integrità ambientale e climatica.
Emissioni CO2: un’azione forte, immediata e congiunta
Le emissioni di CO2 sono lo scoglio più importante che deve essere superato. È necessario, secondo l’Agenzia, ipotizzare un’azione forte sulla CO2 in modo da agire sulle emissioni nella sua interezza, comprendendo anche l’agricoltura.
In questo senso è fondamentale, e l’IEA inserisce questa attività come quarto pilastro di azione, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e la rimozione dell’anidride carbonica atmosferica per mitigare e compensare le emissioni residue difficili da abbattere.
A questo proposito, l’Agenzia parla di circa 1,2 Gt di CO2 catturati entro il 2030, contro i circa 0,3 Gt di CO2 attualmente previsti.
Infine, è importante sottolineare che l’obiettivo di restare entro +1,5°C richiede un’azione forte, immediata e soprattutto congiunta da parte di tutti i Paesi, ma in particolare dalle economie avanzate che possono fungere da esempio e trainare verso comportamenti più sostenibili anche le economie in via di sviluppo.
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