Efficienza energetica, comfort e sicurezza grazie alla domotica
Attualmente il termine “domotica” non è caratterizzato ne’ da definizioni proprie e precise, ne’ da normative che possano delucidare il significato del termine.
Volendo fornire una sintesi accettabile che raggruppi tutti gli aspetti di ciò che la domotica rappresenta si potrebbe dire che è l’insieme integrato di impianti tecnologici che ottimizzano la gestione di un’abitazione ed in contemporanea ne migliorano la sicurezza, il comfort e l’efficienza energetica.
Tenendo presente che il risparmio della quota di energia per il condizionamento sta assumendo un ruolo sempre più importante in questa occasione cercheremo di sottolineare l’importanza della gestione della temperatura interna degli edifici.
La maggior parte dell’edilizia italiana ha prestato una scarsa attenzione alla corretta termoregolazione degli ambienti interni. Nella maggior parte dei casi ciò che prima rendeva necessario il ricorso a opere edilizie per ridurre lo spreco energetico e lo scarso benessere termico ad esso associato, viene oggi reso possibile dalla domotica.
La normativa italiana dal 25 giugno 2009 con l’introduzione del DPR del 2 aprile 2009 n°59, all’Art. 4 – comma 21 prevede che in caso di ristrutturazione o creazione di nuovi impianti sia prescritta l’installazione di dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone aventi caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi, al fine di non determinare sovrariscaldamento per effetto degli apporti solari e degli apporti gratuiti interni.
L’installazione di tali dispositivi è aggiuntiva rispetto ai sistemi di regolazione previsti all’articolo 7 – commi 2, 4, 5 e 6, del decreto Presidenziale della Repubblica 26 agosto 1993, n° 412 e deve comunque essere tecnicamente compatibile con l’eventuale sistema di contabilizzazione.
La regolazione automatica della temperatura è possibile tramite l’installazione di sensori (e/o cronotermostati) collegati tra loro e comunicanti con un sistema centrale che gestisce in modo ottimale i generatori di calore e i relativi circolatori.
Inoltre è possibile dotare tutti i corpi scaldanti di attuatori che modulano la portata del fluido termovettore in base alla temperatura interna rilevata dai sensori riducendo di circa 15%-20% i consumi standard di un’abitazione tipo.
In edifici esistenti grazie a sistemi wireless, cioè collegati tra loro senza cavi, è possibile far comunicare tutte queste apparecchiature e l’installazione non prevede quasi nessuna opera edile. Diversamente, se viene prevista l’installazione di moduli domotici in edifici di nuova costruzione, è possibile usare un collegamento in serie o a stella tramite cavo BUS (molto simile ad un doppino telefonico) riducendo cosi il costo delle apparecchiature.
Un’impianto dotato della parte domotica permette, tramite la centralina principale, di effettuare una programmazione settimanale o giornaliera delle varie zone (o singole stanze) e di avere una supervisione in tempo reale di tutto l’impianto di condizionamento o riscaldamento.
Un sistema ben integrato all’impianto di riscaldamento e creato ad hoc permette di accedere ai dati concreti dell’impianto, offrendo così la possibilita’ di controllare anche da remoto i consumi istantanei, i guasti o i malfunzionamenti di tutti i componenti, anche quelli secondari.
Un sistema così ben integrato all’edificio seleziona automaticamente le fonti di calore più economiche da usare (pompa di calore, generatore termico classico o biomasse) in base alle temperature esterne e alla potenza generata istantaneamente dal sistema fotovoltaico; in un futuro prossimo tale sistema potrà sfruttare al massimo la tecnologia smart grid gestendo al meglio le utenze elettriche e i relativi picchi di assorbimento.
Per facilitare la comunicazione tra queste utenze sono nati dei protocolli o standard aperti che permettono di estendere le reti di controllo a interi edifici e a servizi differenti dalla gestione dell’energia.
Un protocollo aperto permette di far comunicare componenti creati da aziende diverse e unire nella gestione servizi quali allarmi, scenari delle luci o contenuti multimediali in base alla presenza di persone.
Un ottimo esempio d’integrazione di questi protocolli è la gestione di strutture alberghiere, nelle quali da anni si sfruttano le varie potenzialità della domotica per la gestione e il controllo delle stanze e dei servizi.
Dalla reception, mentre gli operatori registrano il cliente, è possibile portare in temperatura la stanza e attivare la chiave magnetica per l’accesso, abilitare l’ascensore o accendere le luci nel corridoio che il cliente dovrà percorrere magari diffondendo un sottofondo musicale specifico.
Per concludere, la domotica negli impianti HVAC è un mondo in continua evoluzione dove ogni impianto pur usando standard di progettazione ed installazione definiti è un mondo a se’, creato per soddisfare le richieste del cliente. Inoltre con le nuove tecnologie senza fili diventa interessante e più immediato intervenire su strutture esistenti per migliorare il comfort, ma soprattutto ridurre i consumi di combustibile.
Principali protocolli di comunicazione
X10 |
Questa tecnologia è stata sviluppata negli Stati Uniti negli anni '70 e consiste nella trasmissione di dati nella linea elettrica attraverso Onde Convogliate. |
Konnex |
Il sistema Konnex è nato in Europa dalla fusione di più standard tra cui EIB e Batibus. E' nato principalmente per la Building Automation ed è orientato ai grandi edifici. |
Lonworks |
Questa tecnologia è stata promossa dall’azienda americana Echelon, che recentemente ha reso disponibile il protocollo di comunicazione. Da questo passo IEC ha inserito il protocollo in una norma, quindi è di fatto uno standard aperto. |
ZigBee |
Sviluppato dalla ZigBee Alliance, è stato definito allo scopo di supportare reti di oggetti a costi e consumi energetici molto minori rispetto ad altri più noti protocolli wireless. Caratterizzato da una velocità di trasferimento dei dati relativamente bassa (28 Kbyte), ha però interessanti caratteristiche di sicurezza e la possibilità di collegare tra loro un alto numero di unità, cosa che lo rende particolarmente adatto a funzionalità di controllo, come nel campo della Domotica: è stato infatti concepito per essere integrato negli oggetti di uso comune. Si tratta inoltre di uno standard aperto. |