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Decreto FER 2018/2020: pubblicata la bozza, incentivi anche per il fotovoltaico
Pubblicata la bozza del decreto sulle FER che attende l’approvazione di ARERA, delle Regioni e dell’UE. Finalmente sarà incentivato anche il fotovoltaico

È stata recentemente pubblicata la bozza del tanto atteso decreto sulle FER per il periodo 2018-2020, un documento di cui oggi si possono conoscere i contenuti, tra i quali si trovano le modalità di incentivazione per le fonti rinnovabili, tra cui ora appare anche il fotovoltaico, e sette bandi che dovrebbero partire dal 30 novembre.
L’obiettivo del decreto che è stato a lungo atteso dalle associazioni di settore italiane è quello di sviluppare la produzione delle fonti energetiche rinnovabili in Italia nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020 attraverso incentivi e modalità “che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione”.
La bozza attualmente è stato inviata dal Ministero dello Sviluppo Economico al ministero dell’Ambiente ed è in attesa dell’approvazione del testo da parte di Arera, della Conferenza unificata delle Regioni e infine della Commissione Europea.
La prima novità prevista dalla bozza di decreto è rappresentata dalla possibilità di accesso agli incentivi con meccanismo di asta al ribasso solo per gli impianti sopra 1 MW; possono inoltre accedere agli incentivi gli “impianti di nuova costruzione e integralmente ricostruiti e riattivati con Potenza inferiore a 1MW”, previa partecipazione a gare pubbliche per la selezione dei progetti. Altre categorie di interventi per cui si potrà accedere agli incentivi è rappresentata dai lavori di potenziamento di impianti purché la differenza di potenza tra prima e dopo sia inferiore a 1 MW o i lavori di rifacimento di potenza che siano sempre inferiori a 1 MW.
I decreto dovrebbe inoltre stabilire la realizzazione di sette bandi che partiranno il 30 novembre del 2018, per tre diverse classi tecnologiche:
Un’ulteriore novità che potrebbe essere introdotta con il decreto sulle FER riguarda le misure per la razionalizzazione degli interventi; per evitare infatti che si realizzino interventi in zone già sature di rinnovabili non connesse alla rete, gli operatori dell’infrastruttura elettrica saranno tenuti a comunicare al GSE i dati sull’ulteriore capacità produttiva massima che potrebbe essere aggiunta alla rete.
L’atteso Decreto sulle FER
L’obiettivo del decreto che è stato a lungo atteso dalle associazioni di settore italiane è quello di sviluppare la produzione delle fonti energetiche rinnovabili in Italia nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020 attraverso incentivi e modalità “che promuovano l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità degli oneri di incentivazione”.
La bozza attualmente è stato inviata dal Ministero dello Sviluppo Economico al ministero dell’Ambiente ed è in attesa dell’approvazione del testo da parte di Arera, della Conferenza unificata delle Regioni e infine della Commissione Europea.
A chi è destinato
La prima novità prevista dalla bozza di decreto è rappresentata dalla possibilità di accesso agli incentivi con meccanismo di asta al ribasso solo per gli impianti sopra 1 MW; possono inoltre accedere agli incentivi gli “impianti di nuova costruzione e integralmente ricostruiti e riattivati con Potenza inferiore a 1MW”, previa partecipazione a gare pubbliche per la selezione dei progetti. Altre categorie di interventi per cui si potrà accedere agli incentivi è rappresentata dai lavori di potenziamento di impianti purché la differenza di potenza tra prima e dopo sia inferiore a 1 MW o i lavori di rifacimento di potenza che siano sempre inferiori a 1 MW.
Sette Bandi: iscrizione al registro e procedure d’asta
I decreto dovrebbe inoltre stabilire la realizzazione di sette bandi che partiranno il 30 novembre del 2018, per tre diverse classi tecnologiche:
- Impianti fotovoltaici ed eolici: totale di 4800 MW di potenza messa a disposizione e di 580 MW per l’iscrizione al registro;
- Impianti idroelettrici, geotermici, a gas derivati da processi depurativi o a gas da discarica: totale di 245 MW di potenza messa a disposizione e di 140 MW per l’iscrizione al registro;
- Interventi di rifacimento totale o parziali di tutte le tecnologie precedenti: totale di 490 MW di potenza messa a disposizione e di 70 MW per l’iscrizione al registro.
Razionalizzazione della distribuzione di FER
Un’ulteriore novità che potrebbe essere introdotta con il decreto sulle FER riguarda le misure per la razionalizzazione degli interventi; per evitare infatti che si realizzino interventi in zone già sature di rinnovabili non connesse alla rete, gli operatori dell’infrastruttura elettrica saranno tenuti a comunicare al GSE i dati sull’ulteriore capacità produttiva massima che potrebbe essere aggiunta alla rete.