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03.05.2024

Le aree urbane rappresentano il 70% delle emissioni di gas serra: il nuovo rapporto IEA presentato al G7

Il rapporto G7, intitolato “Empowering Urban Energy Transitions: Smart Cities and Smart Grids” sottolinea che gli investimenti nelle reti globali dovranno raggiungere 750 miliardi di dollari nel 2030

Fonte dell'immagine: IEA

 

L’ultimo rapporto del G7 presentato dall’IEA sottolinea l’importanza di integrare la pianificazione urbana, la digitalizzazione e il miglioramento delle reti di distribuzione per affrontare efficacemente gli impatti dei cambiamenti climatici e soddisfare la crescente domanda energetica delle città.

Secondo il documento, l’adozione di misure volte a ridurre le emissioni urbane è fondamentale per il conseguimento degli obiettivi energetici e climatici globali. Le tecnologie digitali emergono come strumenti cruciali in questo contesto, grazie alla loro capacità di gestire e ottimizzare i modelli di consumo energetico e le infrastrutture esistenti.

 

G7: aumentare l’efficienza energetica nelle aree urbane

Il rapporto, intitolato “Empowering Urban Energy Transitions: Smart Cities and Smart Grids” e redatto dall’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) come parte della serie dell’iniziativa Digital Demand-Driven Electricity Networks, è stato presentato di recente in occasione del summit del G7 su clima, energia e ambiente a Torino.

Riconosciuto ufficialmente dai ministri partecipanti, il documento esplora un’ampia varietà di progetti e iniziative innovative mirate a migliorare i sistemi energetici urbani globalmente e fornisce dettagli sulle migliori pratiche in fase di emergenza.

Il testo evidenzia la necessità per le città di aumentare la corsa verso l’efficienza energetica, citando come esempio gli obiettivi discussi alla conferenza sui cambiamenti climatici COP28 di Dubai. Nonostante il progresso di alcune metropoli verso la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di CO2, si rende necessario un impegno più esteso.

Attualmente, le aree urbane rappresentano circa il 75% del consumo energetico globale e il 70% delle emissioni di gas serra, con prospettive di ulteriore incremento.

Il documento prosegue analizzando l’impatto del cambiamento climatico sulle città, che stanno diventando sempre più estese e densamente popolate. In particolare, viene evidenziato come il consumo di energia possa raddoppiare nei mesi più caldi rispetto ai periodi più freschi, con il raffreddamento che costituisce oltre il 70% della domanda di elettricità. L’elettrificazione crescente, dovuta all’uso di pompe di calore e veicoli elettrici, pone sfide significative alle infrastrutture di distribuzione.

 

G7: l’importanza degli investimenti per rendere le reti elettriche più flessibili

Il rapporto IEA sottolinea, inoltre, l’importanza degli investimenti per rendere le reti elettriche più flessibili attraverso la digitalizzazione, evidenziando che per mantenere l’obiettivo di zero emissioni nette, gli investimenti annuali necessari nelle reti globali dovranno più che raddoppiare entro il 2030, raggiungendo circa 750 miliardi di dollari.

Si stima che circa il 75% di questa spesa sarà destinato all’espansione, al rafforzamento e alla digitalizzazione delle reti di distribuzione.

Il rapporto, in quest’ottica, insiste sulla necessità di migliorare l’allineamento dei tempi di pianificazione per minimizzare il rischio di interruzioni di corrente e ridurre i ritardi nei nuovi collegamenti elettrici per risorse rinnovabili e altre infrastrutture urbane. Un migliore accesso e utilizzo dei dati potrebbe accelerare l’attuazione degli obiettivi energetici e climatici e favorire una pianificazione più integrata tra città e sistema energetica.

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